Il ristorante non è facilissimo da individuare, da...

Recensione di del 21/07/2007

Afilod'Acqua

75 € Prezzo
8 Cucina
8 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 75 €

Recensione

Il ristorante non è facilissimo da individuare, dato che non è segnalato da insegne visibili, si tratta della casa gialla proprio a destra del locale le Palafitte guardando il lago. Avvicinandosi al cancello si nota una targa con il nome del ristorante (afilod’acqua) stilizzato proprio come il marchio della società Riva che ha i cantieri in zona, e di cui le stampe di alcuni modelli adornano le pareti del ristorante.

Il ristorante ha una sola sala, arriviamo per primi e veniamo fatti accomodare in uno dei due tavolini accanto all’unica finestra che dà sul lago. La stanza è pitturata di un bel colore rosso e le tavole apparecchiate in modo elegante e con richiami allo stesso colore (bicchieri rigati di rosso, centrotavola con fiore rosso). Ci servirà lo chef in persona, che è di origine piemontese, il servizio sarà sempre molto curato e lo chef disponibile a chiacchierare (ad esempio ci fornirà su nostra richiesta dettagli interessanti e una brochure sul caviale di Calvisano). Una caratteristica comune nel servizio di tutte le portate: verranno serviti in piatti di sagomatura molto variegata, a volte con bordi colorati, scelti per porre in risalto le diverse composizioni. In tavola vien portato un cesto pieno di bellissimi panini artigianali, tutti di diversa fattura e aromatizzazione.

A seguire un piccolo appetizer della casa, accompagnato da brut dell’Oltrepo Pavese:minitortino di polenta e acciuga, sfizioso, ma non speciale;
composta di pomodoro e panna, servita in un bicchierino, assolutamente anonima (personalmente non lo distinguevo da un normale succo di pomodoro).

Ordiniamo due antipasti, due primi, due secondi, seguiti da un dessert.

Millefoglie di melanzana e parmigiana.
Una discreta versione delle melanzane alla parmigiana. Voto: 7.

Fiori di zucca ripieni di caprino e tortino di patate.
Piatto scenografico, i fiori di zucca ripieni sono foggiati a regola d’arte e bellissimi da vedere oltre che ottimi, piatto ben riuscito. Voto: 8.

Tortelli liquidi di astice con zucchine aromatizzate alla vaniglia.
Il ripieno dei tortelli è veramente quasi liquido, e saporitissimo. Voto 8,5.

Risotto mantecato al bagoss con salsa di aceto balsamico.
Piatto che potrebbe risultare pesante data la stagione, ma che termino senza difficoltà anzi con un po’ di rimpianto, trovo ottima la mantecatura con il bagoss e soprattutto il condimento all’aceto balsamico (ne avrei anzi desiderato in maggior quantità, dato che la spruzzata superficiale non è sufficiente per tutto il risotto). Voto: 8.

Fondente di pomodoro, insalata di scampi, galletta al limone.
Ottimi gli ingredienti di base. Voto 7,5.

Gamberi croccanti su crema di zucca e caviale di Calvisano.
Il miglior piatto – personalmente – della serata, un abbinamento eccezionale di ingredienti di ottima qualità. Voto: 9.

Viene offerto un pre-dessert a base di crema inglese, i cui dettagli ho purtroppo dimenticato.

Crème brûlée al tabacco, vaniglia e caffè.
Tre versioni in tre coppette di misura diversa, tutte ben riuscite, ma fra le tre la più tradizionale alla vaniglia era la preferita. Mio marito ha gradito quella al tabacco mentre io non ne percepivo molto il gusto. Una nota positiva per i golosi: le quantità in questo dolce erano considerevoli, ciascuna delle tre creme poteva quasi essere un dessert anche da sola. Voto: 8.

Totale conto 150 euro, qualità del ristorante molto buona, da valutare la convenienza del rapporto qualità/prezzo se non si è della zona e si viene apposta.

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