Per chi come noi arriva da Ravenna, Ottavio è ragg...

Per chi come noi arriva da Ravenna, Ottavio è raggiungibile percorrendo la superstrada E45 e uscendo a Mercato Saraceno. Attraversate la piazza del paese e dopo il ponte del fiume percorrete (o meglio arrampicatevi) verso il colle del Barbotto; dopo circa otto chilometri arriverete al piccolo borgo di Savignano di Rigo, ultimo lembo di Romagna prospiciente il Montefeltro marchigiano, che dai suoi circa 600 metri di altitudine offre un bel panorama delle verdi colline circostanti.

Qui, a fianco della chiesa, troverete lo storico ristorante "Da Ottavio", gestito da alcuni decenni dalla famiglia Bernardini: Fabiano e Mariolina, la gentile signora artefice delle squisite minestre. La stessa vi proporrà a voce i piatti di una cucina locale fatta di sostanza e qualità.
L’insegna e l’esterno non esaltano la bontà di questo locale. Per accedervi è necessario salire alcuni gradini o percorrere lo scivolo. Da una veranda si entra in una sala rettangolare con angolo bar, cassa e accesso alla cucina. Ambiente da osteria, semplice ed essenziale, con un soppalco intimo e familiare arredato con vecchie credenze, centrini all'uncinetto rigorosamente artigianali, tavoli in noce: rettangolari, ovali e quadrati, sono apparecchiati con tovaglie e tovagliolini di cotone rosa damascato.

Su consiglio della signora Mariolina abbiamo spazzolato gli abbondanti e gustosissimi antipasti: calde spianatine alle erbe e formaggio; tre fette a testa di prosciutto locale con un filo d’olio e scaglie di formaggio di fossa; focaccia calda con cipolla; scaglie di formaggio di fossa con savor (marmellata di mosto e frutta); pere cotte con miele e formaggio di fossa; un’insalatina speciale con verza, mela, cipolla non piccante, una spruzzatina leggera di pepe e melograna! Veramente da provare. Roastbeef con cicoria cimata condito con una spruzzata di pepe e olio extravergine toscano. Ottimo e abbondante.

A seguire abbiamo gustato i seguenti quattro primi: torelli ripieni con ricotta e parmigiano e conditi con burro e parmigiano. Grandi, delicatissimi e con una pasta croccante (francamente mai mangiata prima); tagliatelle, un po’ larghe, al ragù (su prenotazione anche ai funghi porcini, freschi); tortelli alle erbe di campagna e perfetti nastrini con zucchine appena saltate in padella e cipolle. Una delizia di sapori e colori.
Non ancora soddisfatti e non potendo mangiare un buon agnello perché non l’avevamo prenotato, un amico ha gustato una faraona all’arancia con contorno di finocchi gratinati. La faraona, secondo l’amico era eccezionale: saporita, cotta al punto giusto e non asciutta. Noi altri abbiamo assaporato cinque porzioni di squisito formaggio di fossa, non eccessivamente piccante né asciutto. Va detto che il formaggio di fossa è genuinamente di casa da Ottavio: il gestore è proprietario di fossa regolare con dentro il famoso formaggio, e non perde occasione per "propinarlo”. L’altra sorella gestisce un agriturismo ubicato nella zona.

Passando ai dolci, abbiamo gradito gli unici due proposti: il lattaiolo (forse troppo pesante: si sentiva l’uovo) e una stupenda torta all'ananas, specialità della casa, accompagnati da un bicchierino di buon passito.

Come vino abbiamo consumato due bottiglie di Sangiovese Superiore della cantina Braschi.
Con tre bottiglie di acqua e sei caffè abbiamo speso totali 170 euro. Prezzo più che equo.
Porzioni generose e servizio molto curato: straconsigliato!

Piacevole esperienza il pasto in questo locale, a mio avviso sottovalutato parecchio a discapito di altri ristoranti (in quella zona ovviamente) meno validi: forse un po’ penalizzato dalla posizione, rimane indiscutibilmente un bel luogo, calmo e accogliente, dove poter gustare piatti con prodotti locali preparati secondo la maestria delle simpatiche e sempiterne nonne romagnole.
Per il pranzo della domenica è preferibile prenotare in anticipo e concordare il menù.