In una delle mie frequenti trasferte senesi degli ultimi tempi, decido di concedermi una cena fuori. Siamo in due e riteniamo che non sia impossibile trovare posto, ma i primi tre ristoranti in cui telefoniamo sono al completo. Ripieghiamo così su questo locale in zona molto centrale.
All'ingresso ci accoglie il proprietario, che si trova a respingere una coppia che non aveva prenotato (sintomo che l'affollamento caratterizza anche questo posto); nella saletta di ingresso buona parte dei tavoli sono già occupati, e in tutto ci sono circa venticinque, trenta posti disponibili. Il nostro tavolo è però pronto nella saletta interrata (altri trenta posti circa), che si raggiunge dopo aver percorso alcuni scalini; ambiente accogliente e caratteristico, anche se i tavoli sono abbastanza vicini e si "risente" un po’ delle conversazioni altrui.
Tavoli in legno con tovagliette di carta, tovaglioli di carta e doppio bicchiere in tavola.
Ci vengono portati i menu e intanto chiediamo una bottiglia di naturale e una di frizzante. Il pane è abbastanza banale, servito con in un cestino con quattro misere fette.
Il menu presenta cinque o sei scelte per portata (qualcuna in più per gli antipasti); interessante senza eccellere.
La carta dei vini è abbastanza ampia, considerando il posto. Non è previsto il vino della casa, mentre è possibile la degustazione al bicchiere di quattro rossi o quattro bianchi. Noi optiamo per un rosso di Montalcino Gorelli del 2005; buono.
Per la cena scegliamo due antipasti, due primi e due dolci, rinunciando al secondo.
Antipasti: crostino con prosciutto e pecorino fuso. Lo prende la mia ragazza e io lo assaggio; buono, ma non lo avrei ordinato. Tagliere misto di salumi: capocollo, finocchiona, prosciutto crudo e salame toscano. Tre fette per ogni tipo di affettato. Buoni, anche se non sono stati presentati dalla cameriera.
Primi. Casarecce di pane con ragù di carne alla toscana: buono il ragù, delicato ma allo stesso tempo saporito. Mi sfugge invece la dicitura "di pane", in quanto le casarecce che mi sono state servite erano la classica pasta che si trovano in qualunque supermercato. Pici con briciole di pane, cavolo nero, pecorino: il piatto della mia ragazza. Buoni, e a posteriori forse avrei ordinato quelli.
Dolci. C'è una carta a parte, e ne ho sentito parlare bene, ma questa sera evidentemente casco male. Ordino il tortino di cioccolato con salsa al cioccolato fondente. Mi aspettavo il classico tortino col cuore morbido, invece il tortino è caldo, ma tutto solido e un po’ asciutto, mentre la salsa è fredda e non particolarmente buona. La mia ragazza sceglie la crema cotta all'arancia con zucchero di canna caramellato: una versione di crema catalana che mi ha lasciato indifferente.
Cucina 7: diciamo un 6 e mezzo, ma non mi sembra corretto dare il 6 perché in fondo è stata una prima prova, senza neanche provare i secondi e probabilmente sbagliando la scelta del dolce. Primi comunque di qualità, anche se di sicuro non i migliori che si possano trovare.
Servizio 6: due camerieri rapidi, anche perché con molto da fare. Sarebbe stato meglio presentare i salumi, anche solo di sfuggita. Una pecca è che poi siamo stati "dimenticati" dopo i primi, in quanto il cameriere pensava stessimo aspettando i secondi e non ci ha considerato per parecchio tempo.
Servizio indubbiamente adatto a un ristorante di carattere prettamente turistico.
Ambiente: 7: l'ambiente in sé meriterebbe anche di più, in quanto caldo, accogliente e caratteristico, ma in tavola la situazione è abbastanza spartana.
I prezzi sono decisamente abbordabili, e questo è sicuramente un punto a favore del locale.
La nostra spesa è stata di 51,00 Euro in due.
In generale posso dire che la prossima volta proverò sicuramente altri posti, ma se mi ci dovessero riportare non mi dispererò sicuramente. Anzi, sarà una bella occasione per provare magari un secondo o qualcuna delle altre proposte.
