Sulla strada che da Sestriere porta a Sauze di Cesana, poco prima della deviazione per Grange Sises, un cartello sulla sinistra indice il ristorante La Brua, che raggiungerete dopo una breve salita sterrata. Il locale nasce come punto di ristoro alla partenza di uno skilift (ormai quasi sempre fermo), ma negli anni ha accentuato il suo lato di vero e proprio ristorante, soprattutto la sera.
Siamo sulle pendici del Sises, e la vista sui Monti della Luna e sulla vetta tronca del Chaberton è stupenda, anche se dall’interno è difficile goderne.
La sala è unica, soppalcata, ed i due livelli sono collegati da una pesante scala in legno. Il legno domina, come è giusto che sia in questi ambienti ed il soppalco è decisamente più caldo e confortevole. La carta dei vini è sufficiente e quasi esclusivamente piemontese; il servizio è giovane, simpatico e corretto.
Siamo in tre: io parto con un piatto di formaggi di malga (tra cui si nasconde un pecorino al peperoncino decisamente fuori posto), serviti con noci e miele: buoni, ma non descritti dalla cameriera. Le mie commensali prendono un minestrone di verdure (giudicato ottimo) ed un’insalata mista (no comment). Come piatto forte proviamo una trippa in umido, saporita e dalla giusta consistenza, e due piatti di polenta “Concia”, ricca ma un po’ troppo liquida per i miei gusti (comunque riceve eccellenti riscontri).
Concludiamo con un bunet (discreto) e una ciambella al vino rosso con crema di zabaione (crema dall’aspetto e dal sapore industriale). Con due caffè, una bottiglia di Dolcetto 2004 di Prunotto (12 euro) e una bottiglia di acqua spendiamo 63 euro, prezzo onesto.
Per concludere: il posto non è certo eccelso, ma propone una cucina corretta e saporita in una zona non certo ricchissima di proposte allettanti. Consigliabile a pranzo, in una bella giornata di sole, quando potrete mangiare all’aperto.
