Prezzo per persona bevande incluse: 27 €
Recensione
Alcune amiche hanno prenotato in questo locale aperto da poco tempo ma già divenuto uno dei bar più lussuosi della west coast del basso Sebino, oltretutto fa anche servizio ristorante e il numero dei clienti è in continuo aumento. Situato nella nuova zona residenziale di Sarnico inaugurata non molto tempo fa, zona che rappresenta il prolungamento del vecchio lungolago verso l’alto lago, un po’ nascosta perché situata a monte dell’ex ristorante ormai caduto in rovina, il mitico “Hotel Ristorante Cantiere”, locale che segnava fisicamente il termine della passeggiata del lungolago e che rappresentò un punto di riferimento per la ristorazione negli anni ‘70 e ‘80, oltre ad essere sede del ritiro domenicale dell’Atalanta dell’era Bortolotti. L’Approdo Caffè, (per molti l’Approdino) aperto inizialmente come bar, visto l’apparentamento con il ristorante pizzeria l’Approdo di Paratico (la gestione è la stessa), non ha potuto fare a meno di proporre una cucina molto simile.
La nuova zona residenziale è l’ideale per una passeggiata, magari con il cane data l’abbondanza di verde calpestabile. Dopo aver parcheggiato a meno di 200 metri, si arriva al dehors vista lago con sedie e sgabelli in intrecciato da esterno color grigio ferro (c’è anche un video su youtube): qui, quando la temperatura lo permetterà si potrà anche cenare.
Di grande eleganza l’interno, moderno high-tech con grandi vetrate, pavimento in mattonellone quadre marrone scuro, tavoli in materiale tecnico di colore bianco con gamba cilindrica cromata, sedie laccate bianche o in plexiglass trasparente, l’illuminazione dominante è quella del tipo “di cortesia” con luci soffuse costituite da neon incassati di numerose colorazioni, e ancora applique e divani color panna/bordeaux ovunque; al piano interrato c’è un’altra sala con i relativi servizi.
Il bagno è vicino, anch’esso nuovo e molto elegante, tutto automatizzato, dall’accensione delle luci, al getto dell’acqua fino al ventilatore per l’asciugatura delle mani; è dotato di accesso ai diversamente abili. L’unico appunto è il dosatore del sapone liquido, stasera vuoto (per la cronaca negli altri tre bagni i dosatori erano pieni).
Il tavolo prenotato è sufficientemente ampio per tutti e sette ed è situato nella zona ristorante, in fondo a destra dell’entrata. Ben imbandito con eleganti stoviglie e leggerissimi bicchieri per l’acqua dalla forma perfettamente cilindrica, in seguito ci verranno portati i bicchieri da vino importante.
Stasera in sala ci sono circa cinque tavoli apparecchiati per la cena mentre gli altri tavoli fanno servizio bar: il tutto in compagnia di buona musica da piano bar.
Come prima portata tre pizze a detta delle amiche molto buone più quattro piacevoli primi: “scialatielli al granchio”. Ho avuto modo di assaggiare la pizza trovandola di livello medio/medio alto.
Nell’attesa ci è stato portato un vassoio con alcuni assaggi fra i quali calamaretti, cozze, capesante, gamberetti, ecc.
Di secondo ci viene proposta la gallinella in umido con pomodori e patate, altro piatto piacevole.
Dopo avercene servito una dose relativamente misurata viene lasciata la pentola sul nostro tavolo in modo da potere attingere a più riprese, la gallinella in conto era per tre persone.
La carta dei vini non è da "ristorantone" ma tuttavia riesce a soddisfarmi. La prima bottiglia è un magnifico Fiano di Pietracupa, piccola cantina emergente, dai sentori simili al Vermentino di Gallura cui seguirà come seconda bottiglia: il “Vinnae” di Jerman, un bianco dai gradevoli profumi. Un’amica prende un bicchiere di bianco Franciacorta mentre le altre si accontentano di due bottigliette di acqua minerale (che non verranno messe nel conto). All’arrivo di ogni vino vengono sempre cambiati i bicchieri.
Tutti e sette prendiamo il dolce: per me ananas con gelato, per gli altri: ananas, mirtillo selvatico, dolce della casa e tre monoporzioni di riso delizia.
Caffé per tre, abbastanza buoni ed il conto: 198,5 euro arrotondati a 190. Noi uomini calcoliamo di pagare 43 euro a testa contro i 15 euro delle donne che hanno preso pizza e dolce. Facendo una media sarebbero poco più di 27 euro a testa.
Conclusioni: si cena in modo sufficientemente appagante e in modo abbastanza rilassato, senza cioè sentire la pressione del resto della clientela. L’ambiente è simpatico ed elegante e la sensazione è tipica da piano bar. Il servizio presenta alcune inevitabili pecche quando la clientela si fa numerosa. Il sabato sera è molto affollato, e, caratteristica non completamente usuale da queste parti ma simpatica, è vedere gente anche non più giovanissima che cena contrapponendosi a tanti giovani venuti qui per una serata trendy.
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