Su indicazione di un amico che mi aveva consigliat...

Recensione di del 14/10/2006

La Ruota

37 € Prezzo
6 Cucina
6 Ambiente
5 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Scarso
Prezzo per persona bevande incluse: 37 €

Recensione

Su indicazione di un amico che mi aveva consigliato questo locale per la buona carne, io e il mio compagno andiamo a provarlo un sabato sera.
A fianco del ristorante, che si trova sulla trafficata Via Roma che poi diventa Via Emilia, c'è un ampio parcheggio riservato, con tanto di parcheggiatori. Quando arriviamo sono le 8 e 10, mi sorprende vedere almeno un terzo dei tavoli già occupati.

Una signora ci porta subito il menu. Va bene essere celeri, ma dopo neppure cinque minuti ci chiede se abbiamo scelto: non siamo ancora arrivati a finire di leggere i primi.
Si ripresenta dopo un buon quarto d'ora, e ordiniamo due antipasti, un primo per lui, un secondo con contorno per me. Accompagniamo il pasto con un'acqua minerale e un Chianti Gallo Nero da 13 euro.

Come antipasto abbiamo scelto i crostini toscani (fatti con carne e fegatelli) e prosciutto toscano al coltello. I crostini sono ottimi, il prosciutto anche: peccato che di toscano non abbia nulla! In effetti è quasi dolce, ed essendo cresciuta a pane insipido e prosciutto toscano vero, la differenza la noto.

Poco dopo aver finito gli antipasti, arriva un piatto di patatine fritte (buonissime, tagliate a mano, molto caserecce e ben fritte), che sarebbe dovuto essere il mio contorno. Indecisa se aspettare o no, assaggio: è la mia fortuna, perchè riesco a finirle prima che diventino fredde! Sull'ultima patatina ecco arrivare il piatto di linguine al tartufo bianco per il mio commensale e qualche minuto dopo le mie costolette d'agnello alla brace.

Le linguine sono mediocri, anche se il tartufo bianco grattugiato sopra è discretamente abbondante. La pasta è fatta in casa ed è buona, ma l'insieme manca di un sapore deciso. Insomma, un piatto un po' scialbo.

Le mie costolette (quattro, come da tirchia tradizione milanese) sono eccezionali: carne che si scioglie in bocca, con un filo di grasso che la rende ancora più morbida durante la cottura sulla brace, e ottima cottura. Applausi.

Come dolce io prendo un tiramisù della casa, che si guadagna un appena sufficiente, mentre il mio commensale opta per la torta ai pinoli, che altro non è se non la torta della nonna di fabbricazione del vicino Bindi. Più che discreta.

Chiudiamo con due caffè e con una scena meravigliosa: due clienti si alzano per andare a pagare alla cassa, ma sul menu è scritto a chiare lettere che si deve pagare al tavolo. Il cameriere che li ha serviti tutta la sera non ci sta, ed inizia ad alzare la voce imbufalito, rivolgendosi non ai clienti già andati, ma a se stesso. Aveva tutte le ragioni, forse non è stato un atto di grande eleganza, ma ha fatto sorridere tutti i clienti ancora presenti!

Da rilevare anche la costante presenza tra i tavoli del (presumo) padrone del ristorante, che si sincerava che fossimo soddisfatti.

In conclusione: locale d'arredamento rustico, personale presente e gentile, unica pecca l'organizzazione. Ci piacerebbe mangiare un secondo con contorno e non un secondo post-contorno.
Il cibo in linea di massima ci ha soddisfatto senza esaltarci, ma ho trovato un po' spropositato il prezzo del primo: 20 euro. E visto che era un piatto extra menu non eravamo preparati.
In tutto 74 euro, un po' alto proprio perchè gonfiato dal costo delle linguine al tartufo.
Clientela veramente eterogenea ed originale, piuttosto rumorosa.
Ristorante da provare per la carne.

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