Prezzo per persona bevande incluse: 80 €
Recensione
Stanchi di cenare nei soliti posti turistici che offrono la cucina tradizionale romanesca decidiamo di tornare in questo caposaldo della cucina gourmet in Roma.
Il locale è essenziale con pochi fronzoli ma piacevole e con una bella atmosfera informale. Il menù è interessante, noi optiamo per il menù degustazione “L’artigiano goloso” sei portate che ben rappresenta l’estro dello chef, preparazioni complesse che si rivolgono a palati allenati alla cucina gourmet contemporanea. Iniziamo con l’amuse bouche cinque buoni finger che ci preparano alle portate successive, tra tutte spiccano i rigatoni con le lumache e la schiuma di burrata dai gusti bilanciatissimi, la faraona cotta alla perfezione con tartufo e fondo di cottura e il dolce “Dark citron” sicuramente insolito ma molto ben riuscito.
Anche la piccola pasticceria è buona molto apprezzato il leggerissimo maritozzo. Ad accompagnare la cena tre buoni vini, con dei ricarichi molto onesti, prosecco Bortolin, Muller Thurgau della val di Cembra e Aglianico del Volture “Liscone”.
Conto con acqua caffè grappe e cognac si chiude a quattrocentottanta euro per sei coperti, onesto per quello proposto.
Concludendo un locale che si pone in modo diverso nel panorama della ristorazione romana, ma non adatto a tutti in quanto chi è abituato a gusti casalinghi non capirebbe la struttura e la logica dei piatti anche riguardo alle porzioni. Personalmente lo consiglio.
