Posizione.
Siamo a Roma nel Quartiere Prati, ...

Recensione di del 30/10/2010

L'Arcangelo

65 € Prezzo
8 Cucina
8 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 65 €

Recensione

Posizione.
Siamo a Roma nel Quartiere Prati, proprio dietro il Tribunale a circa un chilometro km da piazza San Pietro. Il ristorante si trova lungo una traversa in una zona piena di motorini e macchine in doppia fila, pertanto il parcheggio viene assicurato da garage a pagamento.
Ambiente.
Il locale è caratterizzato da due sale, una centrale dove spicca una piccola boiserie e un bancone da dove i proprietari dirigono i lavori e da un piccolo salottino che consente ai clienti una piacevole attesa prima che venga liberato il proprio tavolo; e da un’altra sala più piccola.
I tavoli sono sia rettangolari che rotondi ben distanziati tra loro con mise en place di buon livello, belle sedie stile vecchia trattoria e posateria d’argento.
Servizio.
Chiusa la porta ci lasciamo guidare da Arcangelo e Stefania Dandini attenti padroni di casa che organizzano e gestiscono il servizio con cordialità e vivace professionalità.
Il menu si caratterizza da portate sia di pesce che di carne, alternate da pietanze della tradizione romana. Ci viene consegnata la carta dei vini con buona presenza di etichette regionali.
Scegliamo un bianco un Frascati Superiore Castel De Paolis DOC 2008 che ci viene servito nell’apposito cestello a giusta temperatura.

Cucina.
E' in cucina che troviamo la giusta realizzazione di questa atipica trattoria che coniuga la piacevolezza dell’ambiente familiare con la ricercatezza di locale attento a nuove esperienze.
Il benvenuto è una deliziosa porzione di “polenta cacio e pepe” a dir poco superlativa con i sapori che si armonizzano nel momento in cui giungono nel palato.
Come antipasto scegliamo un trittico denominato “Viaggio a Rocca Priore" composta da frittata con della verdura, panzanella di baccalà e un crostino con coppa di maiale e insalata d’arancia.
Altro antipasto “Tortino di pancotto con uovo e funghi disidratati con al centro dei calamari appena impanati”.
Entrambi i piatti sono di ottima fattura e i sapori esaltano la congiunzione di sapori tradizionali con elementi più innovativi.

Come primi scegliamo due piatti tipici della cucina romana.
“Rigatoni alla amatriciana” e Rigatoni alla carbonara”. Forse l’unica pecca della serata è la cottura della pasta forse un po’ troppo al dente, ma per il resto sono due piatti che difficilmente si riescono a mangiare così ben preparati.

Come secondo una “Ricciola scottata con aceto balsamico", servita con una salsa di cipolla, il pesce molto fresco e gustoso. Ma dove secondo me si raggiunge l’apice della bontà è un piatto di “Trippa alla romana con mentuccia e pecorino”. Posso sembrare esagerato ma vi garantisco che il sapore della trippa amalgamato alla perfezione con il pecorino romano rappresentano l’esaltazione terrena di un gusto celestiale.

Terminiamo con una “Cassata nuda ripiena di ricotta” molto buona e un dolce poco tradizionale e molto sperimentale che testimonia la volontà di elaborare nuovi gusti: “Cioccolato bianco con un filo d’olio, capperi e zenzero”.
A questo punto spero di avere sottolineato a sufficienza come ci troviamo di fronte ad un vero e proprio laboratorio del buon mangiare, e con l’aria che tira in giro è sicuramente una buona notizia.
Il costo è di circa 65 euro a testa, ma sicuramente ben spesi e con un rapporto qualità/prezzo normale per la città di Roma.

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