Prezzo per persona bevande incluse: 33 €
Recensione
A distanza di quasi due anni sono tornato con la mia ragazza al Grappolo d’Oro e sto per postare una recensione che ricalca fedelmente il giudizio positivo che avevo espresso tempo fa. Perché ripetermi, allora? Perché mantenere lo stesso livello qualitativo senza cedere alla tentazione di spennare turisti americani e giapponesi più o meno ingenui non è facile. Perché è ancora più apprezzabile farlo senza alzare i prezzi di un centesimo. Perché il posto mi è piaciuto ancora di più: il 7 alla cucina va letto come 7,5 per uno dei locali più piacevoli che conosco in centro a Roma.
Servizio sempre rapido e simpatico, nessun cambiamento nell’ambiente, semplice ma caldo, una carta dei vini che non ti aspetteresti qui, per l’onestà dei ricarichi e la varietà di etichette per tutte le tasche.
Il menu è piuttosto ampio, con molti piatti tradizionali e qualche apertura moderatamente originale.
Questa volta abbiamo scelto come antipasti un tortino di alici e indivia, buono, ed un leggero millefoglie di burrata e alici, composto da più strati di formaggio e alici intervallati da sfoglie croccanti.
Tra i primi non ci siamo fatti tentare dai classici romani, optando per degli spaghettoni con broccolo romano, alici e pecorino, molto porosa la pasta, abbondantissimo il condimento, ed un eccellente tortellone di zucca con gorgonzola dolce e rosmarino, dai sapori netti ed equilibrati.
Le porzioni più che dignitose ci hanno permesso di passare direttamente ai dessert, elencati a voce dal personale: un semifreddo di pistacchio con cioccolato caldo ed una bavarese al lampone con salsa di agrumi. Ovviamente mi è piaciuto di più il secondo, ma anche il primo ha avuto un discreto successo dall’altra parte del tavolo. Abbiamo accompagnato la cena con un Satrico 2006, Casale del Giglio, consigliatoci dal cameriere visto che la nostra prima scelta non era disponibile.
Il conto ammonta a 67 euro: due antipasti 16 euro, due primi 20 euro (abbiamo scelto i più costosi, gli altri sono intorno agli 8 euro), due dolci 12 euro, 13 per la bottiglia di vino. Due euro a persona per il pane/coperto e l’acqua microfiltrata conteggiata sempre 2 euro sono gli unici pedaggi che bisogna pagare mangiando a due passi da Campo dei Fiori. Il rapporto qualità/prezzo rimane comunque buono, così come i biscottini all’anice serviti a fine pasto. Consigliatissimo.
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