Prezzo per persona bevande incluse: 45 €
Recensione
E' la prima volta che ho belle aspettative per una cena e uscendo dal ristorante sono più che confermate. Fabrizia è la chef e ho la fortuna di conoscerla di persona. Una piccola donna con dietro una grande storia, un gran sacrificio: è davvero una che ce l’ha fatta. E’ brava, è davvero in gamba!
Ieri sera grande cena al Grappolo d'Oro, io, mio marito, e due amici. Appuntamento alle 20:45, noi siamo un po’ in anticipo, passiamo davanti al Grappolo e c’è la piccola chef fuori che ci riconosce e ci saluta e ci fa entrare. Non sapeva che saremmo andati; nell’attesa degli altri commensali ci fa assaggiare dei buonissimi crostini con burrata e alici e burrata e tartufo…
Naturalmente siamo generosi e lasciamo qualcosa anche agli altri che non tardano e le danze iniziano.
Due sformatini di porri con culis di peperoni e cialda di parmigiano per me e la mia amica.
Molto delicato il sapore, ottimo accostamento
Un flan di pecorino alla grigia per mio marito, saporitissimo e
un misto di carpacci per il nostro amico (non l’ho assaggiato).
Io salto il primo come al solito, il mio compagno sceglie dei rigatoni con carciofi, porcini e pancetta croccante: a detta sua piatto gustoso, molto salata la pancetta, ma smorzata dai delicati carciofi e porcini.
Gli altri due scelgono i pici al tartufo (spazzolati, quindi deduco buoni) e zuppa di orzo con porcini per la signora: l’ho assaggiata e devo dire buona, buon accostamento.
Quindi arriva il miglior piatto della serata. La prima volta per me: la coda alla vaccinara.
Porzione generosissima sia per me che per la mia amica, ce la siamo proprio goduta. Buonissima! Nonostante non sia un piatto leggero, il sugo era delicato, per niente unto, da scarpetta. Standing ovation!
Costine di agnello allo scottadito con cipolline in agrodolce per mio marito; per gli altri stracotto al Sangiovese: dai commenti, l’agnello era molto buono, invece lo stracotto seppur buono aveva troppo carico l’amarognolo del Sangiovese, comunque un piatto ben riuscito di consistenza.
Il dolce io vorrei saltarlo dopo aver visionato la carta essendo solo amante di secchi, purtroppo però la grande Fab ha l’asso nella manica. Ci porta al tavolo un piatto con biscotti buonissimi: lingue di gatto, baci di dama al cacaco con crema al cioccolato bianco, biscottini all’anice, biscotti al cioccolato e piccoli occhi di bue alla marmellata: ho fatto grande onore a quelli all’anice.
Luca opta per un semifreddo ai pistacchi con salsa di cioccolato, i nostri amici si dividono una specie di zabaione, che ho assaggiato e devo dire niente male.
Vini scelti: Concento l’Olivella e Shiraz San Marco, per me ottimi vini laziali, un bicchiere di Don Pedro Ximenez, uno di maraschino e uno del mio amaro preferito: "tonico-digestivo" Varnelli.
Che dire? Sicuramente un trattamento speciale lo abbiamo ricevuto, ma la cucina non si discute, è davvero ottima. Fabrizia è davvero eccezionale per simpatia e per grinta. La compagnia è stata ottima. Un grazie anche al simpaticissimo ragazzo che ci ha servito in sala. Ci tornerò presto. Rapporto qualità/prezzo molto buono.
Il conto? 178,50 euro di cui 35.50 euro per le bevande.
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