E’ sempre un piacere tornare in questo ristorante ...

Recensione di del 12/08/2008

Bombay

22 € Prezzo
8 Cucina
9 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 22 €

Recensione

E’ sempre un piacere tornare in questo ristorante di Roma, secondo me il miglior locale indiano della città. Roma non offre molta scelta di ristoranti indiani, una decina di nomi in tutto se si escludono quelli strettamente vegetariani legati alla filosofia ariyuvedica, che meritano un discorso a parte, ma questo è decisamente sopra la media. In zona è difficile trovare parcheggio, ma con la metropolitana diventa facilissimo raggiungerlo.
E’ arredato in vecchio stile coloniale, con vecchi mobili in legno e quadri a soggetto indiano. Le luci soffuse, le candele, la musica tenue di sottofondo creano un clima molto “caldo” e accogliente.

Vengono subito servite, come da rito, le tre salse indiane con le papad; ma qui il pane non è, come purtroppo spesso altrove, stantìo e attaccaticcio, ma croccante e caldo come appena fatto. Ottime le salse.

Come antipasto prendiamo anelli di cipolle impanate (per me) e antipasti misti (per il mio amico). Tutti i piatti vengono apprezzati, peccato che le porzioni siano piuttosto ridotte.

Come secondo ordiniamo io pollo tandoori e il mio amico pollo in salsa di anacardi. Secondo me il tandoori è il capolavoro di questo ristorante: lo fanno a regola d’arte. Il pericolo di questo piatto infatti è quello che la carne, cotta a temperatura elevata nel forno di terracotta, risulti troppo asciutta e stopposa, mentre qui, complice la sapiente marinatura e il perfetto grado di cottura, il pollo risulta morbido e saporito al punto giusto. Anche il curry di pollo del mio amico risulta graditissimo, molto delicato al gusto.

L’unica nota negativa della serata si rivela il mio pane al formaggio, servito troppo freddo con il formaggio ormai rappreso all’interno, anziché cremoso come al solito, il mio amico prende pane al pistacchio: discreto.

Terminiamo col dessert: due gelati al pistacchio, un’altra meraviglia di questo locale. Come infatti sa chi si intende di cucina indiana, il loro gelato al pistacchio non ha niente a che vedere con l’omonimo sorbetto italiano. Qui l’impasto è un perfetto equilibrio tra frutta secca, zenzero, spezie e panna e il risultato, credetemi, non si lascia dimenticare facilmente.
Abbiamo bevuto una birra indiana media e un’acqua minerale. Alla fine ci hanno portato come da copione i semini digestivi. Abbiamo speso 22 euro a testa. Forse l’unico appunto da fare rimane quello delle porzioni abbastanza ridotte, io comunque ci tornerò ancora.

Condividi la tua esperienza

Raccontarci le tue personali esperienze è fondamentale per permetterci di conoscerti sempre di più ed offrirti consigli su misura per te. ilmangione non è più un'esperienza statica, ma una potente Intelligenza Artificiale che impara a conoscerti partendo da quello che ti piace.