Letta la recensione di un Mangione più la conferma...

Recensione di del 14/03/2010

Gaudenzi

61 € Prezzo
8 Cucina
7 Ambiente
9 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 61 €

Recensione

Letta la recensione di un Mangione più la conferma di un amico, con la contemporanea chiusura del locale dove andiamo solitamente, punto su Rodengo Saiano dopo essere riuscito a convincere gli amici.
Per errore era corsa voce che la domenica sera fosse chiuso, ma una volta giunti sul posto, vediamo sì il grande piazzale vuoto ma l’insegna e qualche altra luce accesa. Il cancello è aperto così, mentre gli amici consultano il menu esposto al pubblico, mi reco all’ingresso e con soddisfazione il giovane cameriere ci accoglie prontamente. Siamo gli unici per tutta la serata: complice anche il freddo, il pesce sarà meno ricercato? Bah!
Il cameriere, che poi si rivelerà essere il figlio dei titolari, si offre per i cappotti che però preferiamo tenere con noi. La sala da pranzo è sul classico severo elegante. I coperti non sono molti, ci viene proposto un tavolo da quattro posti, il più grande in sala e non come a volte capita che in un ristorante vuoto, per tre persone, ti diano il tavolo da tre misurati ma non oltre! Più vicino alla cucina c’è un angolo con due affettatrici sulle quale fanno bella mostra alcune fette di culatello dall’aspetto molto invitante. Il bagno, bello e pulito, ha dei piccoli asciugamani di spugna da usare e gettare nella cesta.

Ci vengono consegnate le carte dei menu con molta professionalità tanto da trovarmi impreparato nel togliere il tovagliolo dal piatto e nel prendere in ritardo il menu con le mani: si vede subito che il giovane Gaudenzi è un perfezionista. Nella carta dei menu ci sono poche ma fortunatamente interessanti alternative, di pesce e di terra.

Di primo risotto di mare e paccheri al sugo di gamberi, di secondo fritto misto di mare, filetto di ricciola cucinato ahimè non ricordo più bene come.
Oltre al pesce ci sono alcuni piatti della tradizione bresciana come le lumache trifolate e il manzo all’olio.
Purtroppo gli antipasti non mi sono rimasti impressi nella memoria ma non certo perché non fossero di qualità.
Nell’attesa ci portano alcune ostriche che vengono divorate dall’unico amico che le apprezza: fra l’altro, a suo dire sono ottime: “fin de claire” della migliore qualità.

Visto che è da un po’ di tempo che non assaggiamo un primo come si deve, ordiniamo i paccheri per tutti e tre. Veramente buoni, al dente la pasta, ben amalgamato e dall’intenso e ottimo sapore il sugo.
In tavola arriva un cestino con grissini e buonissimi panini tenuti caldi da una fiammella.
La carta dei vini è un gradino al di sotto rispetto alla cucina ma non la si può bocciare.
Comprende qualche etichetta nota ad altre meno note; la nostra scelta cade su uno Chardonnay di Terlano a 22 euro: piuttosto buono, a livello del prezzo pagato. Il vino ci viene servito in modo impeccabile.

Di secondo vogliamo sperimentare il loro fritto di mare per confrontarlo con quello di altri locali: per gli amici fritto misto con calamari spillo, gamberoni e altro mentre per me fritto di soli calamari. Siamo sui livelli alti, zero unto, morbida croccantezza e ottimo sapore.
Dalla cucina spunta lo chef che, a detta della recensione da me letta, dovrebbe essere il titolare mentre la moglie stasera non si vede.

Attendiamo i dolci: per me panna cotta con frutti di bosco, per gli amici crostata e una torta al cacao (se ben ricordo).
Ai dolci abbiniamo, come spesso ci capita, un moscato d’Asti dal nome a me sconosciuto, di livello non eccelso ma rientrante comunque fra quelli buoni più un moscato rosa dell’Alto Adige dal colore scuro tanto da ricordare una china e dal sapore molto particolare.
Per finire tre buoni caffé.
Il conto 182 euro, circa 61 a testa così ripartito: tre primi 36 euro; tre secondi 75 euro; tre dessert 21 euro; uno Chardonnay 22 euro; due moscato Piemonte 10 euro; un moscato rosa 10 euro; un'acqua minerale 2 euro; tre caffé 6 euro.
All’uscita la nostra attenzione cade su una Tesi Universitaria sulla conservazione del pesce, poi rivelatasi del giovane Gaudenzi, una particolarità che rassicura ancor più il cliente.
Conclusioni: posto raccomandato per la cucina ed il servizio, la scelta è scarna ma se ci si accontenta di quello che la casa offre il successo è sicuro. Siamo incappati in una serata che ci ha visto cenare soli soletti, ma ne è valsa la pena.

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