Prezzo per persona bevande incluse: 35 €
Recensione
Torno, come sempre, con estremo piacere in questa cascina nel bel mezzo del Parco del Ticino ed anche questa volta le mie consolidate aspettative non vengono smentite.
Quello che colpisce in questa cascina è che nonostante il menu fisso, che varia a seconda delle stagioni, ed il prezzo fisso (elementi ormai diffusi nella stragrande maggioranza delle strutture simili diffuse nella provincia milanese), questa risulta sempre una spanna sopra tutte le altre.
Il plus, oltre alla bellezza dei molteplici locali e delle diverse sale in cui vengono accolti gli avventori, è dato dalla qualità delle materie prime utilizzate, dalla semplicità delle proposte culinarie e dalla accortezza e gentilezza del servizio.
Il pranzo si è svolto in una saletta riservata, molto caratteristica, nella quale a farla da padrone oltre all'arredo, che ricreava l'atmosfera tipica di una cascina in campagna, una zona in cui è stata allestita una "mostra" di attrezzi, utensili e finimenti per animali tipici della vita in campagna.
A proposito, segnalo che in questa sala con un totale di circa 25 posti a sedere vi erano tre solerti camerieri che si affannavano, senza mai essere invadenti, a coccolare tutti i presenti.
Il menu contemplava, per iniziare, un calice di Prosecco di benvenuto accompagnato da tartine con lardo, tartine con tartare di maiale e due tipi di involtini di pasta sfoglia con all'interno dei salamini grigliati, questi ultimi davvero squisiti.
Aantipasto.
Un tagliere di salumi misti con salame, prosciutto crudo (davvero di buona qualità) e fettine di lardo; tomini alla griglia con noci, polentine con funghi porcini, asparagi al forno con pancetta, e lingua bollita con salsa verde (anche questa davvero squisita).
Primi.
Risotto al Barolo, ben fatto e cremoso al punto giusto; ravioli ripieni di ricotta ed erbette con sugo di castagne (a mio avviso la migliore pietanza di tutto il pasto).
Secondi.
Lonza al forno con patate al forno: buona e tenera la carne ma nulla di eccezionale, sorprendenti le patate tagliate in fette molto spesse e con la scorza; brasato, che non ho provato in quanto già al limite delle mie possibilità.
Dolce.
Torta fatta in casa con crema e panna, non il massimo; sorbetto al limone, come tanti.
Il tutto accompagnato da Bonarda e Buttafuoco di produzione propria, il primo non l'ho provato mentre il secondo mi è sembrato davvero un buon vino.
In conclusione confermo, come già detto, la mia soddisfazione ed approvazione per questa cascina.
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