Torno al Combal.zero dopo due anni per provare il ...

Recensione di del 04/10/2008

Combal.Zero

145 € Prezzo
8 Cucina
9 Ambiente
9 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 145 €

Recensione

Torno al Combal.zero dopo due anni per provare il nuovo periodo della cucina di Davide Scabin, dopo la parentesi del food design.

Il locale si trova all'interno del castello di Rivoli e vi si accede da un ingresso indipendente un po’ nascosto. La sala si presenta come un lunga galleria vetrata, con salottini per la lettura e una splendida vista su Torino.
I tavoli sono apparecchiati in modo elegante ma moderno e anche il personale è giovane e vestito in modo informale.
Sono presenti due menù degustazione: il Combal, più lungo e creativo, e lo Zero, più semplice e tradizionale, ma noi decidiamo di scegliere alla carta.
La carta dei vini è abbastanza ampia e i ricarichi sono in linea col locale. Decidiamo di accompagnare i nostri piatti con dei calici scelti per noi dalla sommelier ex Calandre Giulia Tavolaro, sempre gentile e premurosa.
Il pane non è molto vario - solo due tipologie - e neppure particolarmente interessante, mentre i grissini sono buoni e fragranti.

Antipasti
Tonno di coniglio con verdure e salsa brusca astigiana: la carne risulta molto tenera e delicata, viene appoggiata su delle verdurine tagliate a julienne appena scottate e accompagnata da una salsa a base tonno-maionese. Un piatto molto delicato, dove la salsa prevarica un po’ troppo.
Crocchetta di merluzzo mantecato, infuso di pastis 51: rivisatazione del classico baccalà mantecato, qui impanato e fritto, accompagnato da insalatine e un bicchierino di Pastis. Interessante soprattutto l'effetto fritto-iodio-anice.

Primi
Riso carnaroli Aquerello mantecato al foie gras e carciofi: splendido piatto in perfetta armonia tra il dolce del foie gras e l'amaro del carciofo. Mantecatura perfetta, croccante dato dai carciofi fritti con leggera panatura al parmigiano.
Raviole di burrata con pomodoro candito al lime: un piatto molto delicato, pasta sottile, ripieno consistente e burroso rinfrescato dall'acidità del pomodoro al lime.

Secondi
Stinco di maialino con cocco e asparagi: lo stinco del maialino viene completamente disossato e poi ricomposto in una torretta. Risultato: carne tenerissima adagiata su asparagi verdi e una salsa a base di cocco che, secondo me, dava un po’ troppa dolcezza al piatto con l'effetto di stancare il palato.
Anatra con funghi enoki e zuppa di cipolle al foie gras: un altro grande piatto, il petto d'anatra viene cotto rosa e scaloppato, accompagnato con dei piccoli e gustosissimi funghi giapponesi e abbinato perfettamente alla zuppa con un effetto veramente piacevole.

Dolci
Kit 3&40: tre piccoli barattolini con dentro una bavarese, yogurth e composta di lamponi. Una piccola concessione al food design, più bello che buono.
Dessert digestivo: un bicchierino di un noto amaro piemontese con frutta macerata ad accompagnare tre cialde di pasta phillo con mousse di panna e foglia d'oro. Molto bello a vedersi, ma anche piacevole e realmente leggero.

I vini proposti in abbinamento nella maggior parte dei casi erano un po’ troppo strutturati per i piatti, con l'effetto di sovrastarli.
Il servizio, coordinato dalla socia dello chef, è risultato praticamente perfetto e tutto il personale sempre pronto a dare consigli e spiegazioni.

La cucina di Scabin, ripulita di certi eccessi passati, mette in mostra la tecnica e la scuola - anche classica - dello chef, a suo agio sia con le tecniche d'avanguardia sia con le salse di scuola francese.

BUZZY

Condividi la tua esperienza

Raccontarci le tue personali esperienze è fondamentale per permetterci di conoscerti sempre di più ed offrirti consigli su misura per te. ilmangione non è più un'esperienza statica, ma una potente Intelligenza Artificiale che impara a conoscerti partendo da quello che ti piace.