Torno per la seconda volta in questo ristorante per fugare le perplessità della prima volta, e invece...
La location è in una periferia senza infamia e senza lode, in un bel complesso storico (convento?) con una sua dignità.
Le sala si presenta molto bene, con le famose dodici volte in mattoni a vista, che sono un pregio e un difetto. Difetto perchè rendono l'ambiente ricco di echi e quindi molto rumoroso.
Gli arredi sono sobri e di buon gusto, eccetto per la tovaglie di carta personalizzata, che conferisce un tono freddo all'ambiente.
Stoviglie e posate nella norma.
Il menu presenta quattro antipasti (8-9 €), altrettanti primi (9-10 €) e altrettanti secondi (14-15 €).
Formaggi e dessert da 6-8 €.
Con questi prezzi mi attendevo una mangiata memorabile.
Scelgo come antipasto "Bruschette alle verdure": buone, specialmente quella alla caponata.
Come primo "Spaghetti amollicati con pomodori secchi, acciughe, capperi": qualche squilibrio di sapori, tendenti al salato.
Come secondo "Merluzzo mantecato con olio, latte e polenta": si tratta di un incrocio mal riuscito fra "Baccalà alla Veneziana" (morbido e spumoso) e "Stoccafisso alla Vicentina" (saporito con una squisita puccetta).
In realtà delle scaglie di baccalà coriaceo e stopposo galleggiano un una brodaglia insapore di olio e latte.
Come dessert un semifreddo al torroncino in salsa di lamponi: molto buono.
Due calici di Gewürztraminer Friulano e un caffè che di Illy aveva tazzina e cucchiaino ma non il sapore.
Il tutto a 46 euro.
Per la cucina, malgrado il baccalà, darei una sufficienza risicata.
Altrettanto per l'ambiente, bello ma freddo e rumoroso.
Il servizio senza infamia ma senza nessuna lode.
Il costo mi è apparso ingiustificato, in quanto le materie prime (verdure, baccalà) non erano di particolare costo.
Oltretutto accettano solo Visa/MC, niente AMEX o Diners.
Manca un menu scontato a mezzogiorno.
Penso ad un ristorante simile (Bacco e Arianna) dove ho mangiato le stesse quantità (a pranzo) con 32 eEuro e qualità e servizio decisamente superiori.
