L'ho frequentato di seguito per due volte in quant...

L'ho frequentato di seguito per due volte in quanto mi è sembrato meritevole per la cucina e per l'ambiente. I piatti non sono molti ma di ottima presentazione e accattivanti nella definizione. Ho degustato crema fredda di ceci al limone con gamberi, dire buona è poco. Spaghetti con gamberi cipolla rossa e bottarga, eccellenti.
Segnalo la tagliata di tonno fresco (che chi se ne intende saprà che è difficile cucinare il tonno fresco), un piatto veramente buono! Non da meno l’insalata di baccalà, pomodorini, olive nere, capperi e basilico, leggera, gustosa e ben presentata.

Un buon numero di dolci per finire, ho provato semifreddo di torrone con salsa di cioccolato , una crostatina calda con frutti di bosco e gelato: voto alto. Una buona carta dei vini è presente, ho provato un Traminer ed un Muller Turgau, ottimi, sopratutto il primo.
Il tutto è consigliato e curato da Barbara, deliziosa e gentile, coadiuvata da una collaboratrice che con discrezione e velocità dà un servizio ai tavoli. Vi è anche una lavagna al muro con i piatti del giorno, o antipasti. Ho dimenticato di aggiungere che il locale è ricavato da un convento del '600 con dodici volte originali a mattoni di cui il nome del ristorante.
Per concludere consiglio a tutti di provare questo locale per rimanerne soddisfatti.

Euro 170 in quattro, 42 a testa.
Un antipasto, quattro primi, tre secondi, quattro dolci, quattro caffè, due bottiglie di vino, una di acqua.