Reduci da una serata teatrale nella parte nuova di Rende, ci rechiamo verso le 22:30 nella parte vecchia collocata sulle colline che sovrastano Cosenza. Questo ristorante si trova nella piazza centrale del vecchio borgo che la sera del sabato si anima di gourmet che popolano i numerosi ristoranti.
Questa trattoria è ricavata all'interno di una roccia ed è formata da due sale con circa sette tavoli tutti occupati. L'ambiente è caratteristico, piccolino ma molto raccolto e familiare. Il servizio è garantito dalla proprietaria e dai suoi due figli che aggiungono professionalità ad una gentilezza che rafforza l'idea di essere in posto dove si mangia nel calore domestico.
Il ristorante è fornito sia di un menu dove spiccano piatti al tartufo e dove la carne europea ed argentina la fanno da padrona, sia da una carta di vini fornita di etichette nazionali e regionali di rossi di bianchi e di rosati.
Ci viene servito un Critone bianco di Librandi vino gradevole che non tradisce mai. Vista l'ora rivolgiamo la nostra attenzione sui secondi di carne.
Ci vengono serviti degli straccetti di manzo saltati in padella con un contorno di carciofi, un filetto di carne argentina al tartufo ed uno alla Voronoff coun una salsa al curry e senape con contorno di patate spadellati.
La cottura della carne risultava perfetta con una tecnica che ci veniva spiegata dalla proprietaria che consentiva la conservazione dei succhi all'interno, per poi esplodere con tutta la forza della propria bontà, una volta che veniva a contatto con la bocca.
La cena terminava con una millefoglie ricoperta al cioccolato, servita con un passito di Pantelleria. Terminava con questo matrimonio di bontà una cena che doveva essere veloce e che invece si è dimostrata un'esperienza davvero felice.
Il costo è stato di circa 35 euro, che se consideriamo carne e tartufo mi sembra che rappresenta un ottimo rapporto qualità/prezzo.
