Prezzo per persona bevande incluse: 40 €
Recensione
Siamo a Rabat, affascinante capitale del Marocco, e sulla mia inseparabile guida scopro che nei pressi del nostro Dar si trova un ristorante tipico molto quotato.
Arrivarci non è semplice, si trova nella Medina e da queste parti le medine sono veri e propri dedali con i nomi delle strade indecifrabili. Con l’aiuto di qualche passante riusciamo a raggiungere il ristorante.
Entriamo in un Riad molto lussuoso ed elegante, su un lato della sala centrale ci sono due musicanti con Darbuk e Oud, che rendono l’ambiente ancora più caratteristico. Le pareti della sala centrale sono finite con intonaco a calce bianco, mentre le sale laterali sono decorate da un Tadelakt viola.
Le cameriere e i camerieri che girano tra i tavoli portando tajine e versando il the in maniera scenografica sono molto eleganti.
Ci accomodiamo e consultiamo il menù. Come entrée prendo una pastilla di piccione: una specie di tortino ripieno di carne di piccione molto speziata e ricoperto da zucchero a velo e cannella. Si tratta di una specialità di questa parte del Marocco. Aprendola con la forchetta si sprigionano gli aromi che ben si amalgano col sapore della carne del volatile e la nota dolce del rivestimento. Squisita.
Squisita anche la tajina di cosciotto d’agnello con carciofi selvatici e riso allo zafferano che prendo come secondo. Ottima ed abbondante.
Il tutto è inaffiato da un buon rosso locale.
Non prendo il dolce, anche se da queste parti sono ottimi, perché sono davvero pieno, mi concedo un caffè (lunghissimo).
Il servizio è molto scenografico: arrivano in processione quando ordini le tajine, le posano sul tavolo e le scoperchiano tutte insieme, servono il the versandolo da un metro e mezzo di altezza, a fine pasto ti spruzzano le mani con acqua di fiori d’arancio.
Purtroppo nel concentrarsi sulla scena dimenticano i fondamentali: ci hanno portato i piatti del tavolo accanto, e dopo che noi abbiamo constatato l’errore li hanno presi e portati ai legittimi (ed ignari) proprietari, oppure, altra cosa gravissima in un locale di questo livello, al termine dell’antipasto il cameriere ha preso le posate che io avevo lasciato ben adagiate parallele sul piatto e me le ha rimesse sul tovagliolo, questo dopo aver pulito il coltello passandolo sul bordo del piatto!
Comunque, a parte qualche grossolana caduta di stile, la cucina è ottima e l’ambiente è incantevole. Raccomandabile per serate eleganti e romantiche.
Infine il conto: 1650 Dirham, ovvvero circa 160 euro, in quattro 40 a testa.
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