Prezzo per persona bevande incluse: 34 €
Recensione
Bentrovati.
La Taverna Picedo è una trattoria dai toni rustici e familiari situata sulle dolci colline della Valtenesi in località Picedo, piccolo borghetto facilmente raggiungibile deviando a destra all’altezza del “crociale” di Manerba sulla strada statale Salò-Desenzano. Oltre alla sala interna, calda ed accogliente nei periodi invernali, d’estate un bel terrazzo permette di godere del panorama e della brezza leggera che spira da valle.
Siamo in sei, prenotiamo un tavolo per la sera di venerdì per le 21.30; arriviamo un pochino in ritardo e senza alcun tipo di problema veniamo fatti accomodare al nostro tavolo che già è stato apparecchiato.
Tovaglia bianca calici per vino ed acqua, tavoli in legno e terrazzo coperto da un ampio gazebo; il locale è pieno, non ci sono compagnie rumorose ed ognuno al proprio posto riesce a godersi la serata tra il cibo e le chiacchiere.
Ci viene subito portata l’acqua – microfiltrata – insieme al cestino del pane – al burro, alle olive, ai cereali oltre a dei piccoli grissini – che ci verrà cambiato più volte.
I menu, su cartoncini verdi eleganti e spessi, contengono poche proposte incentrate per lo più su una cucina tradizionale di carne, anche se non mancano le divagazioni marinare; esistono dei piatti fissi che si trovano tutto l’anno e che costituiscono lo zoccolo duro del locale: il fritto misto di verdure e la tagliata con scamorza affumicata. Dalla lista ricordo dei buoni moscardini in guazzetto con polenta, caprese di bufala e gamberi e classici affettati misti della casa, tra i primi alcune paste con sughi di carne e pesce, mentre tra i secondi filetto al pepe verde, alla griglia, costata, polenta con funghi porcini. La lista dei vini è discreta, contiene vini principalmente del nord Italia con alcune fughe nel sud e nel centro, i ricarichi non sono affatto eccessivi.
In sei abbiamo ordinato
- 3 antipasti della casa, composti da un misto di salumi – crudo, cotto, salame e pancetta – e dalle verdure fritte; porzioni non eccessive, buona la qualità dell’affettato, specie del crudo; buono anche il fritto di verdure con una leggera pastella di farina e uova, discrete le porzioni. 10 €.
- 1 Aspic di tonno che non ho assaggiato ma che non è piaciuto all’amica che l’ha ordinato. 9 €.
- 2 filetti di manzo alla griglia, riferiti buoni. 16 €.
- porzione di pasta alla marinara di cui non ho ricevuto notizia 9 €.
- 3 filetti di manzo con porcini trifolati, ordinati fuori lista. Nonostante avessimo espressamente richiesto una cottura al sangue, la carne arriva molto cotta. Dopo aver tagliato la prima fetta facciamo notare al proprietario l’errore, senza alcuna esitazione si provvede a ritirare i piatti; nel giro di 10 minuti tornano le nostre ordinazioni: cottura perfetta, carne tenerissima, e ottimo l’accompagnamento dei porcini che non vengono addizionati di panna ma semplicemente saltati in padella e risultano più leggeri e meno anonimi.
- 2 bottiglie di Teroldego Foradori 2005, a 18 € l’una
- 6 caffè. 1 € l’uno.
- 4 grappe.
Il conto parla di 204, ovvero circa 34 € a testa.
Molto carino il posto, valida la cucina, lo consiglio per una cena all’insegna di una cucina tradizionale con materie prime di qualità. In relazione all’ambiente, al servizio, all’originalità dei piatti e alle porzioni, giudico il rapporto qualità prezzo normale.
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