Io e la mia ragazza siamo in visita a Pienza nonos...

Recensione di del 08/01/2010

Da Fiorella

22 € Prezzo
8 Cucina
8 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 22 €

Recensione

Io e la mia ragazza siamo in visita a Pienza nonostante la giornata grigia e piovosa. Il borgo storico è incantevole, suggestivo e romantico con tutte le sue strette vie dai nomi strani: Via dell'Amore, Via del Bcio, Via della Fortuna....
Trascorriamo l'intera mattinata gironzolando e all'ora di pranzo siamo affamatissimi; ci mettiamo in cerca di un ristorantino e ci ritroviamo davanti all'Osteria da Fiorella, che fa capolino in uno dei tanti e graziosi scorci che caratterizzano Pienza. La costruzione è in mattoni e pietra chiara, come quasi tutti gli edifici del centro; un grosso portone in legno, spalancato, introduce in un piccolissimo atrio nel quale, su un leggio in ferro battuto, possiamo leggere il menu: ci sembra invitante. La porta d'ingresso è un grande arco a vetri con tendine chiare. Veniamo accolti con un sorriso da colui che scopriremo essere il marito di Fiorella: la cuoca.

Il locale è a conduzione famigliare, piccolo e raccolto, tutto è ben distribuito al suo interno. La sala al piano terra è semplice: un piccolo banco bar/cassa, tavoli apparecchiati con tovaglie in cotone a quadretti rossi, sedie in ferro battuto, un caldo color albicocca alle pareti ornate da acquerelli con pittoreschi scorci ed un ordinato mobiletto con stoviglie e bicchieri. Il soffitto di mattoni sostenuti da travi in legno è molto alto e l'impressione è che originariamene si trattasse di un unico locale, successivamente diviso in due parti verticalmente, a creare cucina e sala da pranzo, ed in altre due parti orizzontalmente così da ottenere un delizioso soppalco, soprastante la cucina, al quale si accede tramite una stretta scala in mattoni e che si affaccia sulla sala principale attraverso un ampio arco aperto e una balaustra in ferro battuto.
Anche il piano superiore è adibito a sala pranzo con pochi e ordinati tavoli.

Ci accomodiamo al piano terra ed essendo gli unici avventori in questo sabato grigio, il titolare si sofferma a fare due piacevoli chiacchiere con noi.
Ordiniamo acqua naturale e mezzo litro di vino rosso sfuso che si rivelerà discreto ma non eccezionale (a me piacerebbe assaggiare uno degli ottimi vini toscani presenti nel menu, ma la mia fidanzata non può bere alcolici a causa degli antibiotici che sta prendendo e a malincuore mi limito anch'io).
Il menu è ricco di leccornie tipiche della cucina toscana e scegliere non è cosa facile. Alla fine optiamo per un antipasto da dividere e due primi.

L'antipasto consiste in un piatto di crostini misti, tiepidi, croccanti esternamente e morbidi verso il centro, ognuno con un diverso condimento: funghi porcini, funghi e pomodoro, pecorino e tartufo, salsa all'aglio e paté di fegatini. Stuzzicanti quanto basta!

I primi sono tutti di pasta fresca: pici al sugo della Val d'Orcia per me e tortelloni ricotta e spinaci con sugo di funghi porcini per lei. Il sugo della Val d'Orcia è un gustosissimo ragù di carne con l'aggiunta di funghi porcini, perfettamente adatto al tipo di pasta con cui viene servito (i pici sono tipici di queste parti ed è un tipo di pasta lunga simile a spaghetti molto spessi, ma più ruvida). Il mio piatto è ricco e abbondante: ottimo!
I tortelloni sono a dir poco giganti ed infatti nel piatto ne vengono messi solo quattro ma si rivelano più che sufficienti. A detta della mia dolce metà sono sublimi: il ripieno è anch'esso artigianale, dal gusto genuino, la pasta è spessa e corposa ma ben cotta ed il sapore dei funghi è pieno ed esaltato solo da un filo di burro e prezzemolo.

Vorremmo proseguire il pranzo assaggiando anche un secondo, ma ci aspetta un pomeriggio alla scoperta della Val d'Orcia e decidiamo di tenerci leggeri. Passiamo direttamente al dolce che ci lascia totalmente estasiati. Chiediamo panna cotta bianca per lei e ai frutti di bosco per me. La sorpresa è grande: panna cotta cucinata ad arte senza l'aiuto di preparati (come spesso accade nella maggior parte dei locali) con un sapore intenso di latte davvero unico ed una consistenza che non ha nulla a che vedere con la sensazione di colla che spesso lascia quella preparata con le bustine: si scioglie in bocca! Il mio dolce è arricchito da una montagna di fragole, lamponi e more fresche invece dei soliti topping un po' chimici.

Per non annebbiare il sapore di questo capolavoro culinario, rinunciamo al caffè ma ci soffermiamo ancora qualche istante a tavola, godendo del piacevole calduccio, prima di uscire tutti imbaccuccati al freddo.

Il conto: due coperti (4 euro), mezzo litro di vino sfuso (5 euro), un litro di acqua naturale (1,50 euro), un antipasto (6 euro), due primi (18 euro) e due dolci (9 euro), per un totale di 43,50 euro.
Considerando che il locale si trova nel pieno centro storico di Pienza, che la cordialità e la professionalità del titolare rendono il servizio piacevole e mai invadente, che la qualità delle materie prime e della loro preparazione sembra molto elevata, possiamo affermare che il prezzo è più che onesto.
Lo cosigliamo caldamente. Non resterete delusi.

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