Bentrovati.
Cena organizzata per 15 persone con menu fissato da tempo.
Confermo quanto scritto nella precedente recensione circa l'impatto visivo del locale. Lo ricordavo - parlo del 2003 - più tipico e accogliente, mentre oggi l'ho trovato più distaccato e adatto ad una clientela trendy-turistica. Dominano i colori chiari e le luci bianche. Personale giovane, veranda estiva, mise en place sobria.
Entrata con un frittino in pastella, composto da fiore di zucca, foglia di salvia e due coscette di rana. Apprezzato il fiore di zucca, meno la rana, che ho trovato di sapore piuttosto neutro.
Antipasto con un tortino di ricotta, asparagi e pancetta croccante. Semplice ma gustoso.
Di primo, tagliolini con zucchine e gamberetti: piatto non particolarmente innovativo, che l'uso della panna ha reso abbastanza colloso e pesante.
Come secondo, un filetto di rombo con pomodori e fagiolini. Il sughetto particolarmente invitante ha sovrastato il gusto del pesce. Ho trovato il piatto leggermente disunito.
Dolce: una buona panna cotta artigianale impreziosita da una fettina di anguria baby (almeno credo) e kiwi. Molto buona.
Caffè.
Il conto? Non ho certezze, ma credo sui 40 euro esclusi i vini, che abbiamo portato noi.
