Si tratta, veramente, di un'osteria bolognese 'vecchio stile'. Vengono proposti pochi piatti della tradizione, il servizio è molto spartano e l'atmosfera piuttosto familiare.
Innanzitutto la posizione: l'osteria si affaccia su un cortile di paese, a due passi da una vecchia porta di ingresso per il borgo. Tutto molto carino e suggestivo, quasi felliniano. La sala è piccolissima, ma accogliente, unica nota negativa: le tovaglie di carta. Non per essere pignoli, ma una classica ed economica tovaglia a quadrettoni completerebbe perfettamente il quadro
SERVIZIO: gentile il padrone di casa, un po’ scoordinato l'arrivo dei primi piatti....pazienza.
CIBO: come dicevo, la scelta si riduce a tre primi (tagliatelle, tortelloni, tortellini) da abbinare a 3/4 condimenti e, come secondi, crescentine o grigliata mista.
Tagliatelle molto buone (anche nelle varianti al farro e all'ortica), in particolare quelle al ragù e quelle ai porcini. Deludenti le tagliatelle al formaggio di fossa (si tratta solo di una spolverata del suddetto su una porzione di tagliatelle al burro, non si sente quasi niente...).
Passiamo ai secondi: le crescentine sono veramente ECCELLENTI, ottima la consistenza, la cottura, il livello di unto (non elevato!). Sembrano proprio fatte in casa, in più sono digeribilissime. Tra le migliori di tutta la provincia! I salumi di accompagnamento sono solo 3 (salame, crudo e ciccioli), di buona qualità. Molto buono anche lo squaquerone.
Si finisce con dei dolci buoni e il caffé fatto con la moca.
VINO: interessante la lista, che propone solo vini del territorio, di etichette ricercate ma a prezzi contenuto. Proviamo un barbera dei colli bolognesi davvero ottimo a 10 euro.
RISULTATO: 23 euro a testa, molto soddisfatti. Certo ci sono margini di miglioramento, ma rimane un ottimo posto per mangiare una cucina tipica e genuina (senza stare male il giorno dopo!).
