Scriviamo a quattro mani questa recensione, parten...

Recensione di del 13/03/2010

Donatella

85 € Prezzo
8 Cucina
7 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 85 €

Recensione

Scriviamo a quattro mani questa recensione, partendo dall'elenco di ciò che abbiamo mangiato.
Entrée.
Per lei, che non mangia carne, robiola di Roccaverano, per lui tonno di coniglio, entrambi con gelatina al peperone e al pomodoro e insalatina.

Menu. Per lui scelta alla carta: carne cruda di fassone piemontese battuta al coltello con uovo di quaglia e crauti con bagna couda leggera; tagliolini di farina di castagne con salsiccia e battuto di pinoli (buonissimi); maiale in crosta con scalogni caramellati e purea di mele (ottimo accostamento, perfetta cottura del maiale); gelato al gorgonzola con noci e pera martina allo zafferano e bicchiere di porto invecchiato 10 anni.

Per lei menu di pesce (62 euro): crudo di pesce con seirass e gamberi di Oneglia accompagnato da gelé al mandarino (matrimonio azzeccato); maccheroncini trafilati al bronzo con ragù leggero di pesce, olive taggiasche e capperi; julienne di seppie su purè di patate viola; tarte tatin di mele con (delizioso) gelato alla cannella e bicchiere di moscato passito.

Pccola pasticceria.
Cannoncino alla panna, spuma all'amaretto, crema al tiramisù, meringhette, gelatina di lamponi (buonissima), Pernod ghiacciato alla menta (da degustare alla fine).
Da bere: vino Roero Arneis Bruno Giacosa 2008 (22,00 euro) e due bottiglie di acqua frizzante (3 euro l'una, ricambiata in automatico).

All'arrivo il locale si presenta caldo ed accogliente, elegante, ma non troppo ricercato. Lasciati i cappotti nell'armadio all'ingresso, una gentile cameriera ci ha accompagnato all'ampio tavolo rotondo che ci era stato riservato. Dopo aver effettuato un'ordinaria scelta dell'acqua, scegliamo il vino da una carta mediamente fornita con un occhio di riguardo al territorio e agli champagne. Lei ha optato poi per il menu di pesce composto da antipasto, primo, secondo (che nel menù alla carta era stato classificato come antipasto) e dessert; lui sceglie direttamente dalla carta.
Da quel momento non siamo più stati lasciati soli: sia le cameriere che Donatella stessa si sono alternate nel riempire i bicchieri e nel servire i piatti, senza invadenza.
La cucina è delicata e rispettosa dei sapori originali delle pietanze, nessuna spezia o aroma copre il gusto originale dei cibi, neanche la bagna cauda che accompagnava la carne cruda.
Ottima la scelta delle gelatine di frutta e verdura che accompagnano molti piatti.
Qualche piccola nota negativa: nel gambero di Oneglia crudo era stato lasciato un pezzo di filo dell'intestino, che dava un sapore amaro di "pesce"; i capperi e le olive del ragù di pesce erano troppo salati rispetto al resto del piatto (giusto per trovare qualche difetto).
Le porzioni sono contenute, ma permettono di arrivare tranquillamente alla ricca piccola pasticceria offerta prima del caffè e di alzarsi sazi, nè affamati nè "strapieni".

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