Potrebbe capitarvi, come a me, di avere appetito q...

Recensione di del 14/03/2010

La Barrica

16 € Prezzo
7 Cucina
8 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Ottimo
Prezzo per persona bevande incluse: 16 €

Recensione

Potrebbe capitarvi, come a me, di avere appetito quando, tornando da una sciata in montagna e nella fattispecie dal Sestriere, vi incolonnate in una lunga fila di veicoli per imboccare l'autostrada. Uscendo dalla strada maestra, si entra nel paesino di Oulx, colpevole solo di non avere impianti di risalita che portino gli sciatori fino alla ben più famosa Sauze e nella zona pedonale troverete “la Barrica”, che si propone come enoteca con cucina. Il parcheggio è abbastanza agevole ed il locale si affaccia sulla strada con due vetrine. Appena entrati si nota immediatamente la separazione tra due sale: la prima, l'enoteca, all'ingresso, con un grande bancone, molte bottiglie esposte e l'apposita lavagnetta con i vini al bicchiere della giornata e la seconda, scendendo alcuni gradini, adibita a ristorante. Sulla destra dell'ingresso un atrio riparato da una vetrata funge da guardaroba e nasconde la toilette, pulita.

In due, senza prenotazione, veniamo accolti gentilmente dal gestore e veniamo fatti accomodare nella sala da pranzo dove una altra giovane e simpatica ragazza lo coadiuverà nel servizio.
Corrimano in metallo, pavimenti ceramici scuri che si accostano piacevolmente ai soffitti a volte bianche e alle pietre che rivestono i muri che ricordano le vecchie cantine, pareti scaffalate con bottiglie giustamente coricate, luci soffuse e una decina di tavoli apparecchiati con tovaglie cremisi e abbondantemente distanziati con sedie impagliate in legno; tovaglioli in tinta, doppio bicchiere e le solite ordinarie posate. La conversazione non è disturbata da rumori di fondo. Da segnalare, al fondo della sala, la vera e propria cantina separata da una porta di vetro, molto ben ordinata e ricca di bottiglie, sicuramente suggestiva. Grissini ad acqua della valle e fette di pane sono già presenti sulla tavola.
La carta dei vini, come da aspettativa, riporta numerosissime etichette di vini italiani ed esteri, suddivisi per regioni e con un ricarico corretto; scegliamo comunque, dovendo guidare, dei vini della valle al bicchiere, dopo aver piacevolente discusso col gestore sul Dolcetto, disponibile in quel giorno, che gentilmente ci viene fatto assaggiare. Aganà Valsusa cantina Sibille è la proposta della casa, che come quasi tutti i vini della valle si rivela una delusione: senza corpo, povero di profumi, acido e poco equilibrato; di strada la Val Susa ne deve fare ancora tanta per ottimizzare la sua produzione vitivinicola!

Il menù strizza un occhio ai piatti locali ma con piacevoli variazioni. Scegliamo due secondi tra le sette/otto proposte (cinque sono invece i primi), vitello rosato in crosta di senape per me e capocollo di maiale alla frutta per la mia consorte. Il primo si rivela una delusione: cottura corretta ma poco saporito e soprattutto slegato nel connubio con la senape; il secondo decisamente più gustoso, ben amalgamato, con frutta essicata giustamente reidratata e di giusta consistenza, dal curioso sapore agrodolce.
Purtroppo i parecchi chilometri ancora da percorrere ci consigliano di concludere la cena, ma il locale è sicuramente da riprovare con maggiore tranquillità per poter esprimere un giudizio più ponderato sulla sua effettiva valenza. Il conto in due è di 33 euro e anche valutando la cena sicuramente non pantagruelica appare più che onesto.

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