Prezzo per persona bevande incluse: 30 €
Recensione
Segnalato come una meta irrinunciabile, colgo l'occasione della Festa del Redentore di Nuoro per fare una puntatina a Oliena (circa 20 minuti dal capoluogo).
In un albergo 4 stelle in mezzo al nulla è ospitato il ristorante. Una veranda all'aperto, molto colorata e suggestiva, e due grandi ambienti all'interno, molto meno 'estivi'.ù
Ahimé, non ci fanno pranzare nella splendida veranda dai colori mediterranei perchè "all'aperto a pranzo fa troppo caldo", ma veniamo fatti accomodare in una grande sala poco luminosa dalle pareti bianche, tavoli e sedie in noce, tendaggi e tovagliato verde, grandi quadri e attrezzi del lavoro campestre alle pareti. L'ambiente mi catapulta fuori dalle vacanze e fuori dall'estate; sembra di trovarsi in un ristorante delle mie valli bergamasche. Il voto all'ambiente potrebbe essere un 10 per la veranda, sarà invece un 7 per l'ambiente interno.
La carta propone un menù degustazione chilometrico - di cui non si evince il prezzo - e un'ampia scelta alla carta.
Temendo per la nostra forma fisica - non invidiabile, ma ancora non irrecuperabile -, io e la mia dolce metà optiamo per un menù degustazione ed una zuppa di farro e pecorino. Si rivelerà una scelta azzeccata, poiché le porzioni sono esagerate e avanzeremo parecchio.
Si parte con un assaggio di salumi, funghi trifolati, animelle in pastella, vedure grigliate, tortino di ricotta e zafferano (quest'ultimo eccellente). Si prosegue con un piatto da pizza ripieno di ravioli di magro e pasta fresca sottilissima, innaffiati di salsa al pomodoro. Buoni.
Si continua con grossi pezzi di carne cotta allo spiedo, molto grassa e dura perché asciugata dalla troppo lunga cottura.
La zuppa di farro e pecorino delude le attese. Il farro non c'è o forse c'è ma sotto forma di farina. Il risutato è una sorta di passato di verdura con una spuzzata di formaggio; molto poco saporito.
La carta musica è ottima, cotta in forno con un filo d'olio.
Il mezzo litro di Cannonau in caraffa è stato di buon accompagnamento al pasto.
Per finire, una fetta di anguria ben matura e un favoloso gelato al miele di asfodelo con mandorle; due espressi.
Servizio professionale, non sorridente, ma zelante. Lenta invece la cucina: il pranzo durerà dalle 12.30 alle 15.
Il conto: 70 euro in due per un menù degustazione per una persona, una zuppa e un dolce, mezzo rosso sfuso, un litro d'acqua e due caffè.
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