La Brinca è a Nè, in Val Graveglia, in Liguria, a pochi chilometri (una decina) dal casello autostradale di Lavagna.
E' un ristorante con una lunga storia alle spalle. Una storia contadina molto ben descritta nel suo ottimo sito Internet. Vi consigliamo di leggerla prima di andarci: credetemi, mangerete con più gusto.
Siamo in tre ed abbiamo prenotato: il locale è veramente pieno e senza prenotazione non si sarebbe potuto trovare posto.
Sistemata la macchina nel parcheggio del ristorante, prima di entrare, lasciamo scorrere lo sguardo sulla stretta valle che ci circonda. Non molti anni fa era ceertamente duro vivere e lavorare qui: stradine impervie, terreni scoscesi, agricoltura sudata su strette terrazze. Bravi quelli della Brinca a sapersi, via via, trasformare: contadini, osti, agricoltori, commercianti e poi ristoratori, sempre con professionalità e tenacia. Da liguri.
Ovvio che alla Brinca si mangi "alla ligure". Piatti di tradizione solo ben presentati e non rovinati da innovazioni pretestuose.
Ci accoglie il titolare, molto cortese, controlla la prenotazione e ci affida ad una ragazza (certo di famiglia) che ci accompagna al nostro tavolo e che ci servirà per tutto il pranzo. Bene, con discrezione e professionalità.
La Brinca ha due sale per circa un centinaio di coperti. Solide tavole, tovaglie e tovaglioli in sintonia, due bicchieri e buona posateria. Foto dei tempi che furono alle pareti e buona insonorizzazione. Insomma si vede che ci tengono.
Sul tavolo una coppettina di olive locali. Ottimo pane, certo fatto in casa.
La nostra "hostess" (le ragazze sono tutte in divisa) ci dà subito lista vini e menù e questo ci fa sperare che nononstante il pienone saremo serviti bene.
In effetti ci lascia il tempo di leggere e passa a prendere le ordinazioni e ci porta un piattino con frittini di patate e polenta. Bene, ci sanno fare.
Ordiniamo minerale, un Rosato di Sestri Levante da 12 gradi, due antipasti liguri misti, un "prebuggiun", due fritti misti (non di pesce) alla ligure ed un piatto di lattughe in brodo. Sapevamo già cosa si poteva trovare e chiedere ma apprezziamo molto che sul menù ci sia, per ogni piatto (e sono tantissimi), una descrizione accurata degli ingredienti. In effetti alla Brinca si possono veramente trovare e mangiare quasi tutti i piatti della tradizione contadina della Liguria.
Con molto piacere ed un poco di stupore, dopo pochi minuti, non più di cinque o sei, arrivano antipasti e prebuggiun. Il locale è pieno ma si vede che la cucina è organizzata.
Ottimi gli antipasti misti, otto o nove assaggini di torte, fritti, salumi e verdurine e buonissimo il tradizionale prebuggiun, accompagnato da un olio locale profumatissimo ed intenso.
Ci domandiamo (un poco preoccupati) se anche i fritti arriveranno con tale tempestività, segno di cottura riscaldata, ma aspettiamo il giusto e, fragranti, asciutti e ben impanati ecco due piatti trionfanti: c'è di tutto e tutto ottimo.
Chi di noi ha ordinato le lattughe in brodo (buonissime) ci guarda con invidia ma è tanto il tutto che possiamo farlo felice.
Due dolci, un tris di tortine ed una ciotola di ciliegie al forno (!) chiudono la mangiata. Veramente tale considerando le porzioni dei fritti misti.
Abbiamo mangiato bene, siamo stati serviti rapidamente (alla faccia del pienone) ed abbiamo speso 100 euro. Vale la pena.
