Trovata la segnalazione del ristorante su una pubblicazione riguardante la cucina lombarda, decidiamo di provarlo, data la mia passione per la carne rossa. L'ambiente ci ricorda molto Acqua e Farina, di Agrate (ad esempio, i cestini per il pane sono semplici sacchetti di carta, quello è un mulino riadattato, questa è una ex-distilleria). Siamo accompagnati subito al nostro tavolo e il personale si mostra molto gentile.
Scegliamo il vino, vorremmo l'Inferno, ma l'ultima bottiglia è appena stata venduta ai nostri vicini di tavolo, quindi ripieghiamo sul Sassella, che si rivelerà ottimo. Ordiniamo due focacce come antipasto, una con verdure e l'altra con formaggi fusi, a seguire due tagliate, una con radicchio e zola, l'altra con rosmarino e pinoli. Il cameriere, facendoci notare le dimensioni delle focacce, ci consiglia di ordinarne una sola, per poter gustare al meglio la carne, e noi seguiamo il suo consiglio.
Arriva la focaccia scelta, ai formaggi fusi, già tagliata a spicchi e veramente deliziosa.
Poi è la volta della carne; vengo piacevolmente sorpresa dal fatto che la salsa radicchio e zola non è sopra la carne, ma viene servita a parte, per consentire di gustare la carne al naturale. La cottura è perfetta, peccato che la pioda bollente su cui viene servita la carne continui a cuocerla, cosicché gli ultimi pezzi sono un po’ troppo cotti per i miei gusti: la prossima volta chiederò un piatto in cui spostare la tagliata per evitare che superi il giusto grado di cottura.
Sazi e soddisfatti, rinunciamo al dolce, ripiegando su un amaro e una crema whiskey.
Il giudizio finale è senz'altro positivo, l'unica cosa che non ci è piaciuta è il volume altissimo della musica, che costringe le persone ad urlare, con conseguente aumento del rumore. Per il resto, servizio impeccabile, cibo molto buono, vino perfetto.
Il dettaglio del conto: 1 bottiglia di Sassella 17€, 2 tagliate 19 € ciascuna, 1 focaccia 8 €, 1 amaro e un liquore 6 € in totale.
