Cena pre San Valentino. Ritorniamo in questo ristorante dopo averlo scoperto per caso in una gita motociclistica.
Trattasi di un antico cascinale ristrutturato in modo esemplare. Non dispone di un proprio parcheggio interno, ma sulla strada esiste a 50 metri un parcheggio pubblico con buona disponibilità.
La sala interna è fatta di pietre a vista, con un grande camino sullo sfondo.
Veniamo accolti con un flute di Franciacorta DOCG e un salame di cinghiale con pere caramellate ed aceto balsamico. Buone ma non sono il mio genere.
Come vino optiamo per Montedelma Satèn Brut (23 euro)
Per antipasto scelgo una formagella di Tremosine gratinata con polenta, paglierina di patate e tartufo nero (10 euro), veramente ottima; la mia signora, una vera fanatica delle verdure in pastella, riordina la frittura pastellata di verdure e Grana (8 euro).
Passando ai primi, entrambi ordiniamo quadrotti di magro con spinacini dolci, burro di malga e ricotta fumè (12 euro), veramente ottimi; apprezzabile anche l'abbinamento con la ricotta fumè, che non avevo mai assaggiato.
Per secondo, essendo amanti della carne, ordiniamo il filetto di manzo al radicchio e Curtefranca rosso riserva (18 euro). Carne tenerissima, cottura perfetta, radicchio amaro al punto giusto.
Per il dolce optiamo per la torta di rose su specchio di crema e frutti di bosco (dolce tipico bresciano, così chiamato per la sua forma; 6 euro) e Tiramisù espresso al bicchiere (6 euro). Essendoci la possibilità di ordinare un vino da dessert al bicchiere, seguo la scelta consigliata ed ordino Passito di Pantelleria Florio (4 euro).
Servizio premuroso, cortese ma non invadente.
