Prezzo per persona bevande incluse: 30 €
Recensione
Serata piovosa, liberatomi a fatica dalle pastoie del traffico del basso Sebino, complice anche lo scudetto dell’Inter, mi reco con altri tre amici in questo agriturismo dopo aver letto una recensione sul Mangione usando un metodo diverso dal solito e cioè basandomi sull’uscita autostradale, nel mio caso quella di Ospitaletto dove speravo di leggere qualche locale a me caro. Scegliendo il casello autostradale si può verificare un elenco di ristoranti relativamente contenuto, non solo, ma vedere subito anche i voti medi da questi ottenuti. Senza lasciarmi ingannare da qualche voto un po’ alto laddove però la recensione è una sola, resto incuriosito da questo locale.
Scendendo dalla galleria da Iseo verso Brescia, si esce alla prima, poi a sinistra e alla rotonda a destra, l’agriturismo troneggia su di un dosso circondato dalla verde campagna. L’aspetto non richiama subito quello di un ristorante, piuttosto sembra un grosso cascinale privato. Parcheggiamo senza problemi nel parcheggio esterno, anche se quando riparto struscierò il sotto dell’auto su un erboso dosso traditore.
Pochissima strada e ci si trova decisamente a contatto con la natura in una zona lussureggiante della bresciana. Entriamo nella corte e qui una bionda signora, forse la cuoca, ci accompagna all’interno del locale. Un paio di salette non molto grandi, danno un certo calore, l’arredamento è rustico, moderatamente elegante. Alla parete due foto con i calciatori Pirlo e Bonera. Si entra successivamente in un corridoio-budello dove si può andare solo a destra o a sinistra. Veniamo accompagnati al nostro tavolo, siamo in quattro. A farci compagnia ci sono altri due tavoli, uno con una famigliola più un secondo nella prima saletta di destra.
Il tavolo sarebbe ok per tre persone, in quattro si fatica un po’ a trovare lo spazio necessario per tutte le portate, è una piccola nota di demerito anche perché la clientela è poco numerosa e non sarebbe costato molto aggiungere un altro tavolo.
Il bagno è simpatico e ricorda come pochi altri, direi in positivo, un normalissimo bagno di una casa privata.
Un’altra signora che serve in sala ci recita a voce il menu composto dagli antipasti cui seguono i primi ed i secondi fra i quali da noi non ordinati ricordo la tagliata.
Ci facciamo riassumere gli antipasti ed i primi in quanto l’elenco piuttosto esteso ci ha un poco confuso la mente.
Ci riserviamo di ordinare i secondi solo in un secondo tempo.
Alla fine ordiniamo 2 antipasti per quattro persone:
affettati con pancetta e salame di media qualità, più due tipi di formaggi, fra i quali spicca il quartirolo fresco.
Molto buone le frittatine fatte a forma di frittella. Voto 6 agli affettati, 7 alla frittata.
Di primo per me e un amico cannelloni ripieni con speck e un formaggio fuso, forse lo Stilton. Per gli altri due amici le Delizie, ovvero una specie di cannellone tagliato a tranci con prosciutto cotto, ricotta ed erbette aromatiche: voto 6 1/2
I primi sono abbondanti e di qualità accettabile. La presenza marcata di formaggi li rende molto appetitosi, quasi impegnativi. Voto 6 1/2
Di secondo, arrosto per tre fra cui il sottoscritto e polenta con formaggi per l’altro amico. Naturalmente la polenta poi la vogliamo anche noi. Il nome polenta suonava meglio recitato a voce ma poi questa si rivela un rettangolo riscaldato e di dimensioni ridotte. Personalmente preferisco le polente belle calde appena fatte.
L’arrosto, tagliato a fette sottili, è solo accettabile. voto 6
Una delle note dolenti è la scelta del vino. La carta presenta più pagine ma poi queste riportano le foto dei vini e lasciano solo ad una pagina, l’ultima, l’elenco dei medesimi: 5 rossi e 5 bianchi tutti della zona, Franciacorta o Cellatica.
Come inizio agli amici propongo un rosso sfuso ma prudentemente solo 1/2 litro, semmai fosse gradito si fa sempre presto ad aggiungerne dell’altro oltre al fatto che sarà nostra intenzione, come secondo vino, stappare un barricato, penso l’unico barricato presente in carta.
Non troppo appagante il primo, ricorda un po’ quei nostranoni che all’olfatto fanno aggrottare le sopracciglie, comunque non è tannico e fortunatamente al gusto è un po’ meglio. Attendiamo con ansia il secondo vino che si rivela migliore rispetto al primo. Questo però il meglio lo dà solo all’inizio quando è più fresco, poi diventa un po’ troppo evanescente. Diciamo che questo non è un locale per gli appassionati di vino come del resto la maggior parte degli agriturismo.
Per dolce io e due amici ordiniamo un tortino alle mele con miele mentre l’altro amico una torta con il pan di spagna, voto 6 1/2
Grappa al miele per noi, una grappa alla cannella per l’altro l’amico, quest’ultima verrà in parte avanzata.
Il conto 120€, 30 a testa
Abbiamo mangiato in modo accettabile, il servizio è stato essenziale, di quelli che ti danno tutto quello che serve ma anche ti appoggiano la bottiglia del vino sul tavolo e dopo due secondi la cameriera è già a dieci metri. Consideriamo però che siamo in un agriturismo.
Esco dal locale un po’ appesantito ma credo che la colpa maggiore sia da addebitare al vino (anche se alla fine l’abbiamo scolato tutto). Mi resta solo il dubbio che la Domenica sera non sia il momento migliore o per lo meno quello in cui il locale non sappia dare il meglio di sè.
Voto ambiente: 8 esterno, 6 1/2 interno - cucina: 6 - servizio: 5 1/2 per via del tavolo.
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