Prezzo per persona bevande incluse: 80 €
Recensione
Seconda ed ultima mia recensione su questo ristorante: il motivo non è che Bartolini con me ha chiuso, anzi... ma credo che non ci sia più nulla da aggiungere ai successi di questo giovane chef.
Serata fredda in collina, quattro gradi alle 20,30. Il locale sposta l'entrata, creando una piccola saletta con divani e poltrone in pelle e il guardaroba; una sorta di filtro tra la sala e il ricevimento; giusta preoccupazione.
Da una carta dei vini, che non avevo mai consultato, decisamente ricca e importante, peschiamo una certezza dell'Oltrepo: Merlot La Macchia dell'amico Massone (Az. Agricola Bellaria), 14,5 gradi di corpo, profumi ed intensità. Splendido come sempre. Acqua naturale.
Da un cesto in vimini un gentile cameriere ci lascia "pescare" grissini autoprodotti deliziosi. In centro tavola il cesto dei pani, anch'essi autoprodotti, ottimi. Nell'attesa delle comande un piccolo Babà da intingere in un goccio di olio extravergine da olive taggiasche.
Un piattino a testa, giusto per gradire, di salumi, affettati in sala dal Bartolini, adoperando una splendida Berkel. Crudo eccezionale, salame autoprodotto splendido,una specie di bresaola, non ricordo il nome, spagnola e la finocchiona. Tutto ottimo e di qualità.
Nell'attesa dei primi, Enrico ci omaggia con un assaggio di Gnocchi morbidi di ricotta in salsa al caciucco, cime di rapa e pane affumicato. Anche se non siamo amanti delle salse/zuppe a base di pesce, l'idea è sicuramente originale e curiosa ed il tutto è preparato alla perfezione... sapori, profumi di mare, consistenze.
Per Elena: Riso antico mantecato al gelato di rape rosse e salsa al gorgonzola. Semplicemente perfetto.
Per me: Agnolotti di capretto con pomodoro crudo, olive taggiasche e parmigiano soffice. Un disco di pomodori crudi battuti, fanno da "basamento" ai tortelli di capretto preparati con mano sapiente; a completare, due quenelle di una crema morbidissima di parmigiano.
Per Elena: Lingua salmistrata cotta sott'olio al finocchio con salsa cipolla di Breme e cannolo di salsa verde. Un piatto al quale mia moglie non può rinunciare ogni qualvolta si vada alle Robinie. La lingua più buona del mondo.
Per me una piatto che mi ha incuriosito più per la descrizione datami da Enrico, che per gli ingredienti:
Svizzerina di manzo con ketchup di pomodoro, pane di patate e cipolle fritte. Enrico mi ha spiegato la tecnica di preparazione di questa svizzera, ma francamente non ricordo i dettagli, spero non me ne voglia; comunque...una classica svizzera di ottimo manzo, cruda al cuore, adagiata su una "sorta" di purè di patata che, in bocca, ricorda comunque il pane con le patate...sopra la carne troviamo una schiumetta al sapore di ketch up ed a completare il tutto cipolle di Breme fritte. Un piatto apparentemente banale, ma in realtà complicatissimo.
Siamo al termine, il vino è finito, 2 caffè con alcuni "Mikado" autoprodotti al cioccolato.
Ci trasferiamo nel salottino a fumare, bere un Porto di 20 anni anziano e a far conoscenza con un produttore di Timorasso presentatoci dal Bartolini.
Conto 160 Euro, acqua,caffè e l'assaggio di pesce gentilmente offerti.
Bonus:
non credo ne abbia bisogno, Bartolini è un "bonus vivente", nel senso più puro del termine...è un buono, sempre gentilissimo, attento a tutto, disponibile. Si ricorda tutto di tutti; a noi, sapendo che siamo colleghi, chiede sempre come vanno le cose a Borgarello, si ricorda dei nostri vizi, il fumo, e si ricorda che non abbiamo intolleranze alimentari. Tutto questo completa il grande chef che comunque è.
Malus:
ahimè, non vorrei dirlo ma alcuni piatti, non tutti, presentano sempre porzioni troppo ridotte.
Poi un consiglio, ed in questo caso posso permettermelo: fa troppo freddo; in una serata da quattro gradi come ieri, in sala non c'era la giusta temperatura, mentre nel salottino addirittura, oltre a non esserci il riscaldamento, spifferi di aria gelida ovunque. Questa sigaretta è stata una sofferenza. I miei tortelli erano praticamente freddi, ed in bagno il riscaldamento era spento.
FUOCO ALLE CALDAIE!
Concludendo, comunque, un applauso a Enrico e a tutto il suo staff.
Stefano Bruzzone & Elena Abbiati
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