A Montefalco, borgo annidato su una collina, come un falco, noto per i suoi vini di qualità, i negozi della Tessitura Pardi di cui il fiore all’occhiello è la linea conosciuta come “Lira”, il cui disegno è tratto da una tovaglia perugina della prima metà del quattrocento, conservata presso il Museo di San Francesco appunto di Montefalco, e altre cose, ci siamo recati per godere di una vista panoramica stupenda su quasi tutta l'Umbria dall’alto della sua Torre comunale. Peccato però che fosse chiusa per restauro.
Non ci siamo comunque pentiti della visita, il paesino è molto bello e panoramico e poi abbiamo mangiato bene e a d un prezzo giusto.
A spasso in pieno centro storico, siamo stati attratti dall'invitante insegna che ci ha guidati sino al ristorante "Coccorone". E’ un ristorante "tipico", come recita l'insegna, sia nell'ambientazione (suggestivi ambienti interni con archi in mattoni, vecchie travi al soffitto e un terrazzo esterno dotato anche di qualche tavolo), sia nella cucina, del territorio, ricca di sapori che sembravano essere stati perduti nel tempo. La carta dei vini è molto fornita e nelle vetrinette si possono visionare varie bottiglie.
L'ambiente è ben curato (ottima coreografia e cura dei particolari), elegante, familiare, accogliente e molto romantico soprattutto la sera. Il personale è cordiale e preparato.
Nel menu spiccano gli antipasti, le paste fatte in casa e i menù degustazione a prezzo fisso.
Noi abbiamo ordinato una bottiglia d’acqua, mezzo litro di vino rosso della casa, buono e corposo, e due Menù Degustazione II: Antipasto Coccorone, Tagliatelle al Tartufo, Stringozzi ai Funghi Porcini, Filetto al Sagrantino, Verdura di Stagione, Dolce della Casa, bevande escluse, € 30,00”.
La cucina ci ha favorevolmente impressionato.
Ogni antipasto era composto da: una bruschetta con pomodori freschi, frittatina alle verdure; due fette di melanzane tonde imbottite con prosciutto cotto e sopra con formaggio fuso, e condite con un delicato olio DOP dei Colli d’Assisi; uno spicchio di melone coperto da due fette di prosciutto, locale, tagliato a mano davanti a noi; insalata fredda di farro e pollo con verdure su una foglia di radicchio rosso.
Le paste fatte in casa, buone e condite: una con alcune scaglie di tartufo, oltre al sugo al tartufo, e l’altra con funghi porcini, ci sono state servite assieme in un piatto rettangolare.
Poi, abbiamo particolarmente apprezzato il tenero filetto “ubriacato” da un gradevole e abbondante sugo di Sagrantino e servito su un piatto triangolare bianco con sottopiatto nero.
Per contorno ci è stato servito delle bietoline, tenere e ben condite.
Al posto del dolce abbiamo chiesto e ottenuto due barchette di ananas.
Quanto sopra detto, più due caffè, abbiamo pagato la giusta somma di euro 69,50.
Le toilette erano ben pulite, profumate, ben sistemate e con le necessarie dotazioni.
