Mi trovavo a Mondovì, luogo che amo: da un ventennio frequento le piste da sci nelle località della zona e accomunando sport, bellezze dei posti, e buon ultima la cucina piemontese, come dicevo sono nel mio secondo nido.
In questo agriturismo ho già pranzato l'anno scorso. Mi è piaciuto di più.
Questa volta trovo molte cadute.
Tra gli antipasti, otto, logicamente serviti in misura minima, ma comunque quasi sempre le cameriere passano per un bis, da salvare solo la carne cruda, gli altri sembra che il cuoco improvvisi sempre, con accostamenti per i miei gusti non proprio azzeccati. C'erano più proposte del territorio la volta precedente.
I primi: risotto alla boscaiola, mangiabile ma... mancava del tutto il bosco.....; taglerini al ragù, purtroppo ragù slavato e poco.
Di secondo meritevole il maialino al forno, gustoso e tenero. L'altro secondo era nuovamente una carne al taglio, dicevano filetto al pepe verde,filetto?mah! Come tale avrebbe dovuto essere morbido, direi. Comunque due secondi simili nella presentazione che non sono da accomunare nello stesso menu, secondo me.
Un assaggino di tre dolci in un piattino e un caffè con la moka terminano il pranzo.
Nel complesso per la cifra pagata non si può dirne male. La volta scorsa però e stato molto meglio. C'era più cucina del territorio (agnolotti e gnocchi al raschera, vitello tonnato, polenta e cinghiale, tutto cucinato ottimamente). Sarà cambiato il cuoco?
La pulizia del servizio igienico è da segnalare, esiste anche il fasciatoio con le salviette per il cambio pannolini; vasi di fiori secchi e uno specchio grande abbelliscono il locale.
La sala da pranzo è un salone ricavato da una stalla, dove l'acustica non è delle migliori.
Si può concludere dicendo che per chi vuole trascorrere tre ore in compagnia, chiacchierare e mangiare senza pretese e troppa spesa è la soluzione migliore.
