Avevamo sentito parlare di questo agriturismo e ie...

Recensione di del 28/02/2010

Agriturismo Dimora del Contadino

21 € Prezzo
6 Cucina
8 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 21 €

Recensione

Avevamo sentito parlare di questo agriturismo e ieri l'abbiamo provato.
Innanzitutto il locale: si trova nella campagna nei dintorni di Mondovì. E' un vecchio fienile ristrutturato con gusto in stile rustico. All'ingresso una bussola luminosa con la zona guardaroba, poi l'ingresso nella sala. Capriate in legno, pareti color giallo sole e finestre tutto intorno a rendere il tutto molto luminoso. Nella parete di fondo dei particolari trompe-l'oeil che raffigurano scene di vita contadina.
I tavoli sono apparecchiati con tovaglie e tovaglioli in stoffa e rustici coprimacchia scozzesi. Stoviglie bicchieri e posateria molto semplici.
Il locale è molto affollato e parecchio rumoroso.

Appena accomodati al tavolo troviamo dei cestini con pane e grissini di produzione casereccia, acqua minerale alla spina naturale e gassata e vino bianco e rosso (quello c'è, senza possibilità di scelta): Cortese e Dolcetto.

Si parte con gli antipasti: affettati composti da pancetta arrotolata, salame crudo e salame d'asino. Tutto molto buono, specie il salame d'asino.
Segue una specie di carpaccio, ma di carne scottata, con scagliette di Castelmagno, sedano e olio tartufato. Non l'ho gradito perchè non mi piacciono gli oli con aromi di sintesi.
A seguire una formaggetta fresca con nocciole e una spolverata di prezzemolo. L'olio usato per condire non è il massimo, ma nel complesso può andare.
Segue una crêpe al formaggio tiepida, una quiche con fonduta ambedue discrete. Per finire gli antipasti un flan di porri con bagnacauda, l'unico piatto che non ho provato.

Si passa ai primi: tagliolini con ragù di fagianella. Ottimo e particolare il ragù con dei bei pezzettoni di carne, ma la cottura dei tagliolini non va, sono troppo cotti e mollicci.
Poi ravioli di carne al sugo d'arrosto: questi buoni ed equilibrati.
Segue un assaggio di gnocchetti piccoli sempre al sugo d'arrosto. Per me, pollice verso. Gli gnocchetti sono di preparazione industriale e si sente chiaramente dal sapore.

I secondi: stracotto di vitello con patate al forno. Discreto lo stracotto, anche se non troppo saporito e buone le patate, anche se la cottura è stata un po' troppo tirata e alcune sono diventate troppo secche.
A seguire agnello al forno. Non mi piace: questo poco cotto e non rosolato abbastanza. La carne si stacca con difficoltà dall'osso e nel complesso è troppo dura.
Asparagi al forno: discreti, anche se non troppo saporosi.

Per finire i dolci. Profiterol: credo sia di produzione industriale e lo trovo banale. Pallina di gelato alla crema con gocce di amarena. Panna cotta. Pera cotta al forno. A parte il profiterol, tre dolci onesti ma senza troppa lode.
Per finire il caffè e digestivo.
Nel complesso, a mio parere, niente di entusiasmante ma in generale abbastanza corretto.
C'è da dire che la sorpresa arriva al momento del conto: considerando che ci è stato portato ancora altro vino e acqua oltre a quelli già presenti in tavola, una spesa sorprendentemente onesta: 21 euro a testa.
Lo consiglio specialmente a coloro che privilegiano più la quantità che la qualità.

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