Agnolotti e brasato. Piemonte in tavola

Recensione di del 21/05/2021

Rosa Rossa

45 € Prezzo
8 Cucina
8 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 45 €

Recensione

Di passaggio da Moncalieri all’ora giusta per una sosta di cui approfittare per il pranzo, ci rechiamo nel centro storico e, poco distante dalla bella piazza principale, scegliamo questo locale di cui ho sentito dire bene.

Per le restrizioni dovute alla pandemia, ovviamente, il ristoratore ha dovuto allestire un piccolo dehors, in cui trovano posto solo sei/sette tavoli, distanziati in conformità alle norme. Gli ombrelloni ci riparano dal sole, anche se la giornata non è ancora molto calda e quindi la sistemazione è piacevole, con una vista sull’elegante ingresso dello storico Real Collegio Carlo Alberto.

Dopo aver consultato il menù ci orientiamo sulla Degustazione piemontese: prevede, come antipasti, Cruda di Fassone , Vitello tonnato e Fiori di zucca farciti; seguono Agnolotti della casa al sugo di arrosto; per secondo si può scegliere tra Bue brasato e Trippa alla Savoiarda; per finire, dolce e caffè.

Da bere, scegliamo una bottiglia di Dolcetto d’Alba Pio Cesare, una cantina storica che, nonostante l’ampiezza della produzione, mantiene livelli qualitativi di eccellenza: infatti questo dolcetto è ottimo, profumatissimo, con in evidenza il sapore tipico, asciutto e leggermente ammandorlato.

Gli antipasti ci vengono serviti all’istante. Buona la battuta di carne cruda; meglio a mio parere il Vitello tonnato, servito “all’ancienne”, con la salsa sapida, consistente e non cremosa. Sfiziosissimi i fiori di zucca, farciti di ricotta ed erbette, su un coulis di pomodoro fresco: un piatto che fa estate imminente.

Attendiamo qualche po’ per il primo. Gli agnolotti pare vengano preparati al momento e sono il piatto forte del locale: il sapore è molto intenso, sia per il tipo di ripieno sia per il condimento. Ovviamente buoni, ma personalmente preferisco preparazioni dal sapore un poco più leggero, utilizzando magari per il ripieno un misto di carni.

Come secondo, abbiamo scelto un brasato ed una trippa, per poterli assaggiare entrambi: tenerissimo il brasato, con maceratura del manzo nel vino non troppo marcata, così che il piatto è risultato sufficientemente leggero e digeribile. Molto buona anche la trippa, in un sugo rosso leggero e profumatissimo di erbe mediterranee.

Chiudiamo con i dolci: una tarte tatin ed un tortino al cioccolato fondente tiepido e crema fredda al caffè, entrambi corretti ma non memorabili. Due caffè per finire.

Ci siamo trovati decisamente bene: l’indicazione ricevuta era corretta. Sarei curioso di verificare se i piatti in carta che esulano un po’ dalla tradizione piemontese sono altrettanto piacevoli e ben preparati. Bisogna creare, per il prossimo futuro, un’ altra occasione di fermarsi da queste parti in orario giusto per la tavola… .

Dimenticavo di dire che abbiamo pagato un conto, molto onesto, di 91 euro.

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