Prosegue la nostra vacanza in quella meravigliosa città che è Modica e stasera decidiamo di cenare in questa trattoria famosissima, amata dai turisti e dai locali. E' sempre molto affollata per cui prenotiamo. Quando arriviamo, abbastanza presto (siamo piemontesi, è dura resistere oltre le ore venti!), veniamo fatti accomodare all'aperto. I tavoli del ristorante sono dislocati lungo la scalinata di una stretta stradina dell'affascinante città alta. Camerieri molto cortesi ci accolgono portandoci subito l'acqua.
Il locale è molto semplice, proprio come una volta. Leggendo il menu che ci viene porto, capiamo subito di essere arrivati in un locale genuino, i piatti in carta non sono moltissimi e tutti nella più stretta tradizione di questa parte della Sicilia.
Ormai siamo in vacanza da qualche giorno e mio marito ed io abbiamo capito che le porzioni dei ristoranti generalmente sono molto abbondanti, un piatto diviso in due risulta comunque appagante. Decidiamo allora di prendere un antipasto di rustici soltanto e non sbagliamo: i rustici, che poi sono le loro "scacce " o focacce variamente ripiene sono abbastanza per tutti e due e gentilmente raddoppiano la dose dell'arancino per dar modo ad entrambi di assaggiarlo.
Stessa cosa facciamo per il primo, gli ottimi ravioli di ricotta al sugo di maiale che in numero di sei a testa si riveleranno perfetti anche nella quantità per godere ancora dei secondi piatti: salsiccia al Nero d'Avola per me, davvero squisita, profumata al finocchietto come si conviene, e la stessa salsiccia ma alla griglia per Roberto, entrambe corredate da un contorno di patate al forno.
Posto per il dolce non ce n'è e ordiniamo il consueto limoncello.
Leggero il conto che, con tre quarti di vino rosso della casa (un Nero d'Avola andante) e una minerale, è stato di euro 34. Una sosta piacevole, onesta e conveniente, ce ne fossero di locali così!
