Spinto da alcuni commenti positivi di colleghi e a...

Recensione di del 23/03/2009

Zen Sushi Restaurant

40 € Prezzo
8 Cucina
7 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 40 €

Recensione

Spinto da alcuni commenti positivi di colleghi e amici decido di provare il ristorante giapponese Zen, da più parti recensito come “primo ristorante giapponese in Italia ad avere il Kaiten”.
In pratica stiamo parlando di un Sushi Bar, dove seduti al bancone ci si può servire da soli attingendo piattini dal “tapis roulant” (il Kaiten, appunto), che viene continuamente rifornito di prelibatezze varie (principalmente Sushi, Sashimi e dolci, ma non solo). Il colore o il disegno particolare dei piattini configura il prezzo da pagare per ogni proposta (dai 2,00 ai 7,00 €). Semplice, folkloristico, divertente. Sicuramente non si fa la fame, anzi il pericolo è quello di esagerare nel numero dei piattini con conseguente lievitazione del conto. Lo Zen comunque non è solo Sushi Bar, ma anche un ottimo ristorante dove provare numerose proposte della più tipica cucina giapponese, alcune di queste sobriamente rivisitate per incontrare il gusto occidentale.
Il locale è sito in zona Porta Romana/Missori, praticamente un disastro per ciò che concerne il parcheggio. Dopo le 20.00, comunque, si può pensare di lasciare l’automobile sulle famigerate strisce blu che dopo tale ora diventano di libero accesso. Buona fortuna!
Il piccolo ed elegante ingresso fa da anticamera ad un grande salone che vede il suo centro di gravità nel Kaiten, che sembra una sorta di isola al cui interno gli chef lavorano sapientemente il pesce crudo per trasformarlo nei gustosi piattini sopra descritti e il cui esterno è costituito dagli “sgabelli” dove si accomodano gli avventori. Numerosi tavolini fiancheggiano poi le pareti e danno un’impronta più “classica” al locale. Apprendiamo dell’esistenza di due salette più appartate, adibite ad esclusivo uso ristorante. L’arredamento è piuttosto essenziale ma gradevole (così come la mise en place, di semplice fattura), i pannelli ed i vari legni dai colori piuttosto caldi richiamano le classiche geometrie e forme dei ristoranti orientali, ma con una finezza ed una qualità decisamente superiore. L’insieme risulta assolutamente armonico. Chiediamo di poterci accomodare al Kaiten ed una gentile cameriera ci lascia scegliere la postazione preferita (il locale è ancora semivuoto) non prima di aver riposto nel guardaroba i nostri cappotti. Da sottolineare che ogni postazione è provvista di cestelli e vassoietti contenenti le varie salse di contorno (Ginger, salsa di soia e pasta Wasabi), assolutamente indispensabili per poter assaporare al meglio la nostra cena.
Il servizio è cordiale e premuroso. Sempre col sorriso sulle labbra e attenti alle esigenze del cliente. Le spiegazioni sui piatti e sulla tipologia del pesce usato non vengono lesinate, anzi. Chiediamo lumi su una particolare tartare di salmone che ci viene spiegata con dovizia di dettagli, partendo dagli ingredienti usati, continuando con la preparazione e terminando con le modalità di presentazione.
Per la nostra cena ordiniamo una bottiglia di acqua frizzante ed una bottiglia di traminer aromatico DOC 2007, proposta a 16,00 €, un ricarico tutto sommato contenuto, per un vino che mantiene intatte le sue tradizionali caratteristiche organolettiche.

Qualche minuto di “adattamento” e iniziano le danze!
Proviamo degli ottimi Hosomaki (i classici rotolini stretti e alti di riso e alga) al tonno, al salmone e al cetriolo, degli altrettanto gradevoli Futomaki (polpettine di riso avvolte dalle alghe giapponesi più grandi dei precedenti e dai differenti ingredienti come uovo, cetrioli e pesce crudo vario) e i classici Nigiri, in concreto polpettine di riso su cui viene adagiato il Sashimi (cioè fettine sottili di pesce crudo) che può essere di tonno, calamaro, sgombro, branzino, rombo, anguilla, orata o gambero.
Assaggio per la prima volta in vita mia un Gukan Inkura davvero sorprendente. La base è come sempre il riso avvolto nell’alga, la sorpresa è una tartare di uova di salmone, realmente sapida e dal gusto speciale. Ottimo!
Degna di nota anche un’insalata di alghe giapponesi e medusa, condite con l’aceto di riso. Un lievissimo sentore piccante regala al piattino un sapore unico, gradevolissimo al palato.
Tra i vari piatti che ruotano incessantemente sul Kaiten notiamo numerose variazioni su grandi classici della cucina made in Japan, come gli arcinoti “Uramaki”, semplici roll di riso, pesce e verdura senza alga e gli altrettanto conosciuti “Temaki California”.

Un break alle proposte di pesce viene dato da ravioli di carne grigliati, ottimi accompagnati con la salsa di soia e da alcuni trancettini di pollo fritto con salsa Teriaki, gustosissimi e sfiziosi.
La nostra esperienza al Sushi Bar è senza dubbio positiva. Ci siamo divertiti a mangiare, a provare nuovi sapori, a “giocare” col Kaiten. Sono già volate due ore, chi l’avrebbe mai detto? Ci ripromettiamo di provare al più presto anche la parte più classica del ristorante. I barconi di Sushi e Sashimi, le preparazioni di Tempura vari, i vassoi su cui fanno bella mostra gamberi rossi, scampi e verdure sono un invito a cui non possiamo sottrarci. Il conto finale, comprensivo oltre a cibo, acqua e vino di due liquori alla prugna, è di 80,00 € Euro. Direi piuttosto buono, considerando che in due, a fine serata, avremo “saccheggiato” il Kaiten di ben quindici piattini!
Un locale consigliatissimo per una cenetta romantica, un pranzo di lavoro o per una serata con amici che, come noi, amino il pesce crudo proposto anche secondo le tradizioni della cucina del Sol Levante.

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