Cenetta per due in questa trattoria, in una zona o...

Cenetta per due in questa trattoria, in una zona ormai diventata pessima... Prenotiamo un'oretta prima per le 20, ma ci dicono che stasera non c'è problema. Arriviamo a piedi perché siamo in zona, probabilmente sarebbe molto difficile parcheggiare.

Ci andiamo confidando nei famosi risotti e rimaniamo un po' così per il fatto che la trattoria vanta sì più di 500 tipi di risotto, ma ne offre solo tre varianti per cena. Sul menu una scelta di antipasti, qualche secondo, più selezioni di salumi piacentini e formaggi, qualche dolce, una lista nutrita di vini che però non assaggiamo.
Comunque optiamo per un antipasto da dividerci (crostoni al caprino e birra, servito con un po' di insalatina, 8 euro), un risotto (risotto alla "Norma" con funghi, noci e pinoli per lui, risotto al branzino e asparagi per me, entrambi buoni con il riso abbastanza "al dente", 9 euro) e un dolce (torta di cioccolato e amaretti per lui, mousse di mascarpone e crema di fragole per me, 6 euro).
Da bere solo acqua minerale "alla spina" (1 euro) e due caffè alla fine (2 euro) più il coperto (2 euro).

Nel complesso tutto buono, nulla da dire sulla qualità; servizio molto veloce (quasi troppo...) e non invadente; ambientazione spartana ma carina con tanto di angolo dei libri. L'unica pecca è che non corrispondeva molto alla mia aspettativa, nel senso che da una trattoria "vecchia maniera" mi aspettavo cibo buono e in quantità; devo invece dire che le porzioni erano abbastanza contenute. Ma forse sono troppo abituata alle porzioni di risotto che fatichi a finire di un'altra risotteria di Milano.
Il conto molto decoroso (visto che siamo a Milano) di 47 euro; cena veloce perché usciamo che non sono nemmeno le 21:30. Senza infamia e con qualche lode.