Siamo in quattro, intorno alle 18 telefoniamo per ...

Recensione di del 29/12/2009

Trattoria del Nuovo Macello

50 € Prezzo
6 Cucina
4 Ambiente
6 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Negativo
Prezzo per persona bevande incluse: 50 €

Recensione

Siamo in quattro, intorno alle 18 telefoniamo per prenotare per la sera stessa e ci viene risposto che c’è posto ma solo in taverna. Accettiamo e alle 20 ci presentiamo puntuali. Alla taverna si accede da una piccola scala, è arredato gradevolmente ma purtroppo l’aspirazione è del tutto insufficiente ad assorbire l’umidità dei muri con il risultato che nell’aria si avverte un fastidioso ed insistente odore di muffa.

Arrivano i menu con acqua (euro 3) e cestino di pane ed un finger food di salsiccia cruda con pane grattato.
Come primo ordiniamo due risotti allo zafferano, un risotto alla barbabietola, un piatto di ravioli al ristretto di gallina.
Per secondo due cotolette alla milanese e un gollis di porcello.
Il tutto sarà accompagnato da due bottiglie di Pinot nero (euro 35 l’una).
Per ingannare l’attesa dovuta alla cottura del risotto chiediamo un piatto di salumi, composto da culatello e pancetta.

I salumi (euro 13) sono freddi, non di frigo ma abbastanza per anestetizzare i sapori e renderne il gusto modesto.
Il risotto allo zafferano (euro 13), servito correttamente “lungo”, risulta abbastanza insipido tanto da suggerire a metà piatto una spolverata di formaggio grana, con il risultato di sentire poi solo il sapore del grana.
La cotoletta (euro 24) è di superficie ridotta ma molto alta, e servita con una guarnizione di passato di carota: la carne è sicuramente tenerissima e sufficientemente saporita, la pastella delicata e appena percepibile al palato, la guarnizione semplicemente non l’ho capita.
Ho spazio per il dolce, e ordino la ganace di cioccolato con spuma di mandarino (euro 7): buono il cioccolato, che emerge netto nonostante il tentativo di affogarlo nel mandarino.
Chiudiamo con una grappa e due rum.

Non mi esprimo sugli altri piatti non avendo assaggiato nulla. Mi sono stati descritti con un generico “buono”, senza entusiasmo.
Giudizio.
Cucina. Se percorri la strada della cucina moderna senza grassi aggiunti, o riesci a far emergere netti i profumi della materia prima oppure, come in questo caso, i piatti risultano insipidi.
Cantina. Offerta sufficiente, prezzi forse un po’ alti anche se sostanzialmente in linea con il costo delle pietanze.
Ambiente. Poiché il gusto dipende anche dall’olfatto, mi chiedo come gli sia venuto in mente di mettere le persone in un posto che sa tanto di muffa da portare il giorno dopo i vestiti in lavanderia, roba da rifiutarsi di sedersi (noi non l’abbiamo fatto solo perché alle 20 del 29 dicembre rischiavamo di cenare all’autogrill) e che rende il costo del coperto (euro 2 ciascuno) particolarmente irritante.
Servizio: professionale. La proprietaria si è fatta vedere solo per le comande. Per il pagamento non accettano né carte di credito né bancomat, un vezzo innocuo se non creasse al cliente una fastidiosa scomodità.

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