Confesso di avere il pallino della ricerca di cibi esotici. Trovandomi a Milano per lavoro ho cercato di trovare un ristorante etnico da provare per cena. Quando ho scoperto che a Milano si trova un ristorante persiano/iraniano non ho avuto dubbi sulla scelta. La cuoca è una signora di Teheran mentre il cameriere (l'unico) è suo figlio, italiano al 100% con accento tipicamente meneghino.
Il locale è piccolo, pochi tavoli, quindi non adatto ad una comitiva numerosa. Sul soffitto dei drappi bianchi a coprire l'anonimità dello stesso. Alle pareti drappi persiani. Sui tavolini un drappo dello stesso tipo che sostituisce le tovaglie: drappi un po' logori che forse avrebbero bisogno di essere sostituiti, ma nel complesso il locale è pulito ed accogliente. La musica di sottofondo (ahimè) non ha nulla a che fare con la Persia: si tratta infatti di vecchie canzoni italiane.
Il menu è composto da entrée e da piatti unici.
Siamo in due e scegliamo due piatti unici.
Io prendo Khorest Badenjan mentre la mia collega decide per Ghormeh Sabzi.
Si tratta di piatti composti da una scodella contenente il condimento da usare per il riso basmati. Il mio condimento era composto di carne di vitello, verdure, cipolla, lime e fagioli rossi mentre quello della mia collega pomodoro, carne di pollo e piselli gialli. I sapori sono delicati e nel complesso ben armonizzati. Sinceramente mi aspettavo di più ma visto che abbiamo provato solo questi due piatti non posso dire di più.
In totale, coperto e acqua incluso, abbiamo speso 38 euro, forse un po' troppo caro.
