In cinque persone affrontiamo la oramai rara nebbi...

In cinque persone affrontiamo la oramai rara nebbia milanese e arriviamo nel centro di Baggio per entrare in una piccola e graziosa osteria d'altri tempi, gestita da due personaggi simpatici, cordiali e folkloristici, tra oggetti di ogni genere e cartelli di diversa natura.
In cucina Elena, che prepara piatti della tradizione lombarda con mano salda.
Intanto, annaffiamo tutto con due caraffe di nebbiolo alla spina, buono.
In due prendono risotto alla longobarda con funghi e zafferano, dal giusto equilibrio e sapidità. In tre prendiamo tortelli d'oca su letto di verze, la pasta è molto buona, così come il ripieno e il sughetto.
A seguire cotoletta di vitello con patate al forno, classica, ben cotta, ottima qualità la carne e impanata e dorata bene. Un altro prende i rognoncini con patate lesse, molto saporiti ma porzione un po' striminzita. Un altro prende una trippa in umido, classica e gustosa. E infine un piatto di formaggi, un po' misero ad essere onesto, quattro diverse qualità, ma presentate su un piatto da sole e in dose un po' ridotta.
Seguono tranci di torta fatti in casa: pesche (?) e cioccolato e torta di mele.
Molto buone entrambe!
Giro di amari e grappa e a casa con la sensazione di aver mangiato il giusto quindi senza scoppiare e senza quel senso di pesantezza che a volte ti prende, in un locale molto carino, accogliente, atipico.
I tavoli sono larghi con tovagliette di carta e servizio molto spartano, intorno ci sono caffettiere, apribottiglie, tritacarne, un jukebox vero, telefoni a muro d'altri tempi.
Un buon approdo per le serate milanesi di nebbia in cui stare in buona compagnia degustando cucina di casa tradizionale.