Prezzo per persona bevande incluse: 37 €
Recensione
La decisione di cenare fuori è stata presa all'ultimo momento e, di conseguenza, telefono per prenotare un tavolo per due persone solamente poche ore prima. Nessun problema, il patron del ristorante, molto gentile e cordiale, ci conferma la disponibilità di un tavolo per le 20.45.
Il locale è fondamentalmente un wine bar/restaurant piccolo e grazioso e opera soprattutto in appoggio al teatro che si trova di fianco, servendo vini al calice e cene pre e post spettacolo.
Veniamo fatti gentilmente accomodare ad un tavolino molto attaccato a quello di fianco. La situazione non è proprio ideale perché sembra di cenare in 4, anziché in due.
Ci viene servito un discreto calice di prosecco, tipologia di vino che ci accompagnerà per tutta la cena. I grissini presenti al tavolo nel momento in cui ci accomodiamo spariscono inspiegabilmente dopo pochissimo tempo senza che avessimo avuto il tempo di assaggiarli. Mistero.
Il menu prevede poche portate apparentemente definite in base alla disponibilità della giornata e con possibilità di scelta per una cena a base di carne oppure a base di pesce.
Opto per una scelta 'mista', ordinando insalata di calamaretti come antipasto e controfiletto di scottona come piatto principale, saltando il primo piatto.
Mia moglie ordina prosciutta (femminile, è corretto!) con fragole e aceto balsamico come antipasto e una torta di verdura come piatto principale.
La prosciutta è molto buona, ma non si capisce il senso delle fragole con aceto balsamico in accompagnamento: non fanno altro che azzerare l'ottimo sapore del salume. Una scelta di abbinamento old style, e, secondo me, decisamente superata.
L'insalata di calamaretti, invece, è assolutamente incomprensibile: calamaretti morbidi e tenerissimi, ma totalmente sconditi e insipidi e accompagnati da germogli (di soia?) e songino che nulla aggiungevano e nulla toglievano al piatto, anzi, i germogli avevano un pessimo impatto sulla preparazione. Altro richiamo a una cucina d'altri tempi con le fette di ananas a completare il tutto. Ho mangiato i calamaretti e lasciato tutto il resto.
Molto buono il prosecco consigliatoci in accompagnamento a tutto pasto dall'anfitrionico patron.
Dopo lunga attesa arriva il controfiletto di scottona e, ancora una volta, ricompaiono gli spettri della scuola di cucina che fu, per la presenza di una salsa al mosto saporita ma decisamente invadente e con la cremosità tipica dell'aggiunta di una buona quantità di burro. Chiedo gentilmente di cambiare il contorno perché va bene apprezzare la cucina semplice, ma uscire a cena per mangiare fagiolini lessati mi sembra esagerato. La carne mi viene servita con patate al forno, belle cariche d'aglio, e insapori zucchine con semi di sesamo. La carne doveva essere al sangue ma era decisamente più avanti in cottura, però era tenera, pur senza eccellere. Porzione abbondante.
Il secondo piatto principale, la torta di verdura, risulta una classica preparazione senza particolare pregio.
Rinunciamo al dolce, optando per un buon sorbetto al pompelmo rosa, perfetto per ripulire la bocca dall'untuosità della salsa servita con la carne.
In conclusione, un posto carino, con patron molto gentile e simpatico, ma con una cucina un pò distratta e che sembra essersi fermata a 20 anni fa. È un posto valido per una cena pre o post spettacolo o per un buon aperitivo con vino al calice e salumi.
Prezzo: 75 Euro in due.
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