Milano, voglia di tradizione, di sapori genuini e di un ambiente familiare. Andiamo a cena al ristorante La Libera, locale storico situato in quartiere Brera. Classica trattoria milanese d'altri tempi gestita dal patron Italo, vera figura di riferimento da oltre quarant'anni. Ci accomodiamo.
Innanzitutto una bottiglia di acqua ed un calice di Vino rosso. Servizio informale, accogliente e simpatico.
Cominciamo con due antipasti. Un Fiocco di culaccia con mozzarella di bufala ed una Insalatina di carciofi crudi con scaglie di parmigiano. Taglio nobile del maiale e bufala di qualità notevole. Insalatina semplice, ma carciofi molto freschi e piacevoli. Altra bottiglia di acqua.
Ed ora gli altri due piatti. Ordiniamo un meraviglioso Risotto giallo con ossobuco ed una Cotoletta alla milanese con pomodorini datterini e basilico. Cottura perfetta del risotto, al dente, sgranato quanto basta. L'ossobuco, poi, fa il resto. Erano anni che non lo assaggiavo. Ottimo. La cotoletta, invece, una piccola delusione. Porzione ridotta e presentata senza osso. E' vero, sul menù non era indicata come "orecchia di elefante", ma mi aspettavo comunque qualcosa di diverso, più appetitoso e saporito. Piatto un pò triste.
Ci sta ancora un Sorbetto al limone, quel che ci vuole per concludere la nostra cena con la giusta freschezza.
Il conto, per favore. La spesa complessiva è pari a 112 euro con questo dettaglio: due coperti 6 euro; due bottiglie di acqua 6 euro; il calice di vino 5 euro; l'insalata di carciofi 16 euro; la culaccia 15 euro; il risotto 28 euro; la cotoletta 28 euro ed un sorbetto 8 euro. Conto, a mio parere, decisamente eccessivo. Un rapporto Q/P poco equilibrato. Va bene che siamo a Milano, va bene che ci troviamo in Brera e va bene che siamo in una trattoria storica appartenente alla vera tradizione milanese, ma quasi sessanta euro pro capite vanno ben oltre ogni ragionevole motivazione.
