Stimolata dalle tante positive recensioni decidiamo di provare questo ristorante che raggiungiamo facilmente una sera di questo caldo aprile 2007.
Così caldo che, Fabio che ci accoglie sulla soglia del porticato, ci avvisa che la cena si svolgerà proprio lì, sotto il portico… Alla nostra richiesta di mangiare nella sala interna ci viene risposto che il servizio di svolge solo lì: siamo un po’ perplessi (sia io che il mio compagno siamo dei freddolosi), ma accettiamo… Devo dire che dopo, mangiando e soprattutto bevendo, il freddo non si è sentito granchè, se non alla fine della cena… qualche brivido l'avevamo; in fondo erano le 22.30 ed è aprile!
Prima di illustrare quello che abbiamo mangiato, devo fare una osservazione proprio sul porticato, i tavoli e le sedie di plastica verde con cui è arredato… tavoli e sedie che decisamente non sono all’altezza del ristorante! In più le sedie non erano state pulite in modo accurato e, spostandole, con la mano si toccava il lato inferiore della seduta che era molto impolverata… da qui il 6 all’ambiente.
Ottimo invece il servizio: Fabio è stato gentile e cordiale per tutta la cena anche se molto indaffarato a servire noi e gli altri 8 tavoli che erano occupati da altri commensali.
Ho trovato “curioso” che alle 21.30, Fabio abbia negato il posto ad una coppia che si era presentata senza prenotare, anche se di tavoli liberi ce ne erano ancora moltissimi.. Forse la cucina stava chiudendo o lui era troppo indaffarato nel servizio?
Come entreè ci è stata servita una “caprese liquida” (se ricordo bene il nome):un bicchierino con uno strato di mozzarella frullata e uno strato di passata (gelata) di pomodoro, accompagnata da un cucchiaino con della mousse di cipollotto sormontata da un alice sott’olio, il tutto molto piacevole.
Gli antipasti: per me carpaccio di branzino e gamberi rossi crudi con salsa di passion fruit e granita di limone e tequila, buono, freschissimo il pesce, un po’ troppo dolce ed invadente, per i miei gusti, la salsa al passion fruit.
Per il mio accompagnatore: Polipo spadellato su crema di patate, molto apprezzato, soprattutto per la croccantezza esterna del polipo e la sua morbidezza all’interno.
I primi: Paccheri artigianali con gamberi, vongole veraci e zucchine, veramente molto buoni, eccezionale il sugo di pesce dove le zucchine quasi non comparivano.
I secondi: per me un antipasto, Terrina di foie gras d’anatra con dolce-forte di fichi e pane brioche, di livello sia il foie gras che il pan brioche; e per il mio accompagnatore: Carrè di cervo al vino rosso e mirtilli con composta di mele; anche questo piatto molto molto apprezzato.
Come molto apprezzata è stata la piccola pasticceria e il pre-dessert gentilmente offerto: un bicchierino con crema alla nocciola e spuma di cioccolato bianco: avremmo leccato anche il bicchierino, da tanto era buono!
Come dessert per me: Crème brûlée alla vaniglia del Madagascar con gelato al torroncino, decisamente buona, anche se avrei preferito la crema un po’ meno liquida.
Il tutto accompagnato da vini al bicchiere (di cui il ristorante propone un’ampia scelta, opportunità che abbiamo molto apprezzato!): una Ribolla Gialla, un Cartizze, un Dolcetto d’Alba e un passito Giardini Arimei da uve sovramaturate in abbinamento al foie gras. Costo al bicchiere dai 4.50 ai 6 Euro per il passito.
I prezzi: costo degli antipasti 14/15 Euro, dei primi 14 Euro, del secondo 22 Euro; per un conto finale con 1 bottiglia di acqua (Surgiva da 0,750 l.) e due caffè di 126 Euro.
L’abbiamo trovato un buon rapporto prezzo/qualità visto il livello della cucina e delle materie prime.
Certamente un ristorante dove tornare!
