Prezzo per persona bevande incluse: 118 €
Recensione
Cena per festeggiare un evento, scelto appositamente un ristorante famoso per la sua particolaritá di proporre cucina vegetariana. Ambiente elegante, anche se la sala in cui siamo stati ospitati era abbastanza anonima. Scegliamo il menu degustazione piú ampio, 14 portate (tutte ovviamente con porzioni limitate), accompagnato da una selezione di tre vini: un Vermentino toscano(?) senza infamia e senza lode, un Sauvignon trentino eccellente e un Inferno lombardo molto buono. I piatti hanno denominazioni fantasione vagamente associabili agli alimenti, tutto é spiegato nel menu e ogni volta dal cameriere (costretto tra l'altro a un vorticoso servizio con piattini, posate e portate).
Il menu é molto suggestivo, la cena si configura come un'esperienza con un approccio diverso alla cucina, molto attenta alla precisa identitá dei gusti e alla cura dei particolari (ogni piatto é allestito con cura quasi maniacale, ben al di sopra degli standard di una certa nouvelle cuisine).
Tra gli antipasti sono da menzionare "Di non solo pane", una delicata panzanella di verdure croccanti e cannellini (tutto tagliato molto sottile), con tracce di wasabi e basilico; "L'uovo apparente" che si presenta come un uovo sodo ma é in realtá composto con ricotta di capra.
Tra i primi un formidabile tortino di riso pilaf e verdure (non ricordo il nome).
Tra i secondi, "Relazione privilegiata", asparagi e sedano mescolati con ricotta su una fettina di pane azzimo, e "Sotto una coltre colorata", il piatto migliore della serata, con verdurine e spugnole (incredibilmente distinguibili e colorate) sotto due strati di spuma al lemongrass e al pesto. Gradevoli i dolci, con alternanza di gelati al cocco, all'anguria e alla pesca, frutta e creme.
La particolaritá da apprezzare maggiormente é la capacitá dello chef (che tra l'altro a fine pasto si intrattiene discretamente con i commensali e accetta di spiegare le modalitá di preparazione dei piatti) di ideare e combinare piatti partendo da elementi abbastanza semplici, studiando molto bene gli accostamenti e procedendo a lavorazioni minuziose ma attente a conservare il sapore originario degli alimenti.
Non é certamente un ristorante a buon mercato (anche se 15 euro per i tre bicchieri di vino sono un'offerta molto onesta), quello che si paga é l'inventiva e la lavorazione (viste complessitá dei piatti e rapiditá del servizio, in cucina ci deve essere una squadra non piccola). Ma vale decisamente la pena, per provare un'esperienza nuova di rapporto con il cibo.
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