Cena milanese per rivedere un amico che non vediamo da tempo. Si sceglie il messicano per farci perdonare da uno dei commensali per aver scelto un giapponese in occasione dell'ultimo incontro. Leggendo le recensioni del mangione io propongo un ristorante, ma uno degli amici propone Joe Pena's, da lui frequentato con soddisfazione da tempo, e alla fine lo accontentiamo.
Arriviamo scaglionati, alcuni in metropolitana, altri in macchina, fidandoci delle sue indicazioni che sostenavano che il parcheggio in zona non fosse impossibile. Impossibile no, ma neanche facile, abbiamo girato per un buon quarto d'ora in cerca di un posto. Quelli arrivati prima hanno preso un aperitivo per ingannare l'attesa e con le bevande gli sono stati serviti nachos ricoperti di formaggio fuso e altre cosine sempre a base di formaggio. Per mia sorella, che non mangia formaggio, hanno portato della pasta.
Il locale è molto grande, composto di più sale. Entrando sulla sinistra si trova il bancone del bar (rifornitissimo di rhum e quant'altro) e poi i tavoli. Un piccolo corridoio su cui si affacciano l'una di fronte all'altra le porte della cucina e dei bagni permette di accedere all'altra sala (non so se fosse l'ultima perchè non ne ho varcato la soglia, essendo il nostro tavolo nella prima sala). Aspettando l'ultimo commensale ci sediamo e ordiniamo tre mojto, due birre rosse in bottiglia e una birra alla spina. Sul tavolo troviamo un cestino di nachos, molto buoni (più unti del solito, ma è proprio questo che li rende più saporiti!) e subito ci viene portata una salsina piccante con cui mangiarli. Dato che l'attesa si prolunga, il cestino ci viene sostituito più volte. Alla fine ordiniamo una quesadillas, tre porzioni di carne asada tampique, un lomo de ternera, una fajitas mista, un piatto di carne mista di cui non ricordo il nome.
I piatti di carne asada si presentavano come bocconcini di carne molto buoni e teneri, accompagnati da insalata e da una tortilla al formaggio, che a mia sorella è stata sostituita con una patata al forno.
Io ho preso le fajitas, che ho trovato molto buone, infatti la carne di pollo, che spesso risulta stopposa e poco saporita era buona come quella di manzo. Insieme alle fajtas mi sono state portate le tortillas, più piccole rispetto a quelle mangiate in altri posti, e questo rendeva un po' complicato arrotolarle, ma comunuqe buone.
Il filetto di mio fratello è arrivato al tavolo praticamente crudo, ma dietro richiesta gli è stato cotto meglio.
Abbiamo concluso con i dolci mentre qualcuno ha preso il rhum. Io ho assaggiato la crema catalana, che ho trovato molto buona, anche se molto dolce; la quantità è giusta, altrimenti ci si stufa in fretta.
Per quanto riguarda le porzioni, non sono d'accordo con quanto sostenuto da altri mangioni in alcune recensioni: non sono affatto abbondanti, e visti i prezzi non proprio economici potrebbero sforzarsi di essere un po' più generosi. La qualità è senza dubbio più alta rispetto a quella riscontrata altrove, però resta comunque un posto abbastanza caro.
Infatti per un drink, un piatto a testa e un dolce o un rhum abbiamo speso 33,75 euro, cifra che non mi sembra affatto esigua, soprattutto se si pensa alle porzioni poco abbondanti.
Inoltre, il locale è molto rumoroso, si fa fatica a farsi sentire senza venire sovrastati dalle voci provenienti dal tavolo vicino (molto vicino).
