Prezzo per persona bevande incluse: 29 €
Recensione
E' un posto che ha sicuramente i suoi pregi e che merita certamente una seconda visita. D'altro canto, non bisogna aspettarsi troppo, ma accettare il tutto per quello che è: un buon ristorante familiare, dotato di una cucina robusta e abbastanza geograficamente determinata, di buona qualità per piatti semplici e abbondanti. Augh: ho detto.
Cominciamo tuttavia con i difetti, che sono principalmente due.
Il primo è il parcheggio. In questa zona hanno costruito le strade con le macchine parcheggiate direttamente: voi vedete delle auto e invece no; sono blocchi di cemento verniciato, sagomati a forma di macchina, costruiti a lato dei marciapiedi. Non sperate di trovare un posto.
Il secondo è la piccolezza e rumorosità del locale, pochi tavoli ovviamente addossati l'uno all'altro, col primo (il nostro) direttamente addossato alla porta di ingresso: ad ogni apertura, mi ritrovo la porta sulla schiena. Un certo effetto fa anche un gigantesco dipinto (non di mano felice) che raffigura i famosi trulli, un affresco a tutta parete, leggermente inquietante.
Tavoli e tovagliato sono semplicissimi.
Tra i tavoli, tuttavia, il personale si affanna con cortesia, sorrisi e gentilezza, e fa del suo meglio per servirti in modo soddisfacente, riuscendoci anche.
La lista è grande quasi quanto il tavolo: mi immagino il nostro tavolo, in cui quattro persone hanno aperto, davanti al viso, questo lenzuolo di cartoncino marroncino, ma almeno non c'è da strizzare gli occhi.
Come detto, la cucina è geographically oriented, e orecchiette, agnello e cavallo la fanno da padroni.
Ad una prima occhiata, i prezzi sembrano leggermente alti per un posto simile, ma presto la cosa avrà una sua giustificazione.
Prendiamo due orecchiette alla calce (verdure crude, cacio ricotta, olive e peperoncino) servite in marmitte (piene) e mescolate al tavolo, al momento. Buone, saporite, ben cotte. Pasta industriale, se pur buona.
Poi, orecchiette con ragù di cavallo e cacio ricotta, e orecchiette ai frutti di mare, piatti imponenti e dal condimento abbondantissimo. Assaggio solo quelle al ragù di cavallo, e sono buone, saporite, la ricotta è dolce e la carne è forte, come deve.
A seguire, una burrata in due (eccellente, assaggiata, di ottima qualità) zucchine e provola alla piastra, e (io) un filetto di cavallo di dimensioni inusitate, tenerissimo. Per i miei gusti è leggermente troppo rosso (dentro è appena tiepido) e chiedo un leggero supplemento di cottura. Mi arriva perfetto, esattamente come piace a me, ripeto, tenerissimo, su un letto di rucola e pomodori. Mezzo litro di vino frizzante piuttosto modesto, due sorbetti (buoni) al limone, acqua e caffè completano il tutto, per un totale di 114 euro.
Un'ultima nota riguardo ai voti. La cucina è premiata dalla qualità di alcuni ingredienti, il servizio dalla cortesia e dalla difficoltà di movimento, il posto è penalizzato dall'affresco e dalla assoluta mancanza di parcheggio.
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