Ero già stato in questo luogo, anche se mancavo da parecchio e ora ricordo meglio perchè: non si può spendere 200 euro per una cena e andare a casa con un mix di impressioni contrastanti.
Subito il servizio. Troppa fretta ed insistenza da parte del maître nel chiedere l'ordinazione, poi quando arriva il pre-appetizer gli chiediamo cosa sia e lui non sa rispondere. Mah...
Gentilissimo invece il sommelier che mi aiuta nella scelta finale tra due vini in maniera adeguata; però la carta dei vini è un po' "oltraggiosa" per un appassionato come me: pochi nomi importanti e a prezzi decisamente fuori mercato, ma di parecchio.
Antipasto. Uovo in camicia al tartufo. Una delusione cocente. Il tartufo aveva solo profumo: in bocca inesistente.
Per fortuna poi arriva il primo che è una garanzia.
Lo spaghetto con cipollotto e peperoncino: sublime! Così come entusiasmante è il pacchero ripieno di pesce con sopra un calamaretto spillo.
Degna di nota anche la coda di toro sulla quale però il maître ci propone una grattata di tartufo che non solo non è azzeccata ma, causa la scarsità del tartufo, non è assolutamente percepibile.
Infine il tortino al cioccolato. Un dolce un po' banale. Non basta inserire una goccia di olio extravergine d'oliva per farne un dessert degno di nota e dal costo così elevato.
Alla fine in quattro persone con una bottiglia da 60 euro (tra le più economiche in assoluto) abbiamo speso 850 euro. Una portata a testa a base di tartufo (delle tre) non è assolutamente sufficiente a giustificare un prezzo così elevato.
"Bocciato".
