ore 21. Il "luogo" si trova in una zona un po' des...

ore 21. Il "luogo" si trova in una zona un po' deserta e in una via temporaneamente soggetta a zona rimozione per lavori stradali. La sala è molto piccola ma perfettamente pulita e priva di eco: le conversazioni risultano ovattate.
Il signor Aimo è una persona deliziosa che adora i sapori mediterranei per noi (siciliani doc) un po' scontati.

Scegliamo un menu degustazione da 110 euro a persona e un percorso di abbinamento al calice.
Si apre con un calice di Champagne (ahimé non ho annotato i nomi dei vini, peccato erano eccelsi) e un piccolissimo trancio di nasello (con i saluti della cucina) buono, ma non ci ha colpito.

Si prosegue con passatina di piselli, favette con burrata e olio di nocellara.
Poi due tortelli di grano bruciato con scampi, melanzane, calamaretti e fagioli zolfini; un calice di vino neozelandese sublime (ne avrei bevuto all'infinito).

Secondo di pesce: rombo chiodato con panure di panzanella e capperi; Secondi di carne: agnello profumato al caffè con pomodoro e menta (delizioso, era davvero pochino ma indimenticabile); i formaggi(ni) squisiti con una delicata mostarda fatta da Aimo.

Il predessert: un raviolo di melone bianco ripieno di gelato al frutto della passione (sembrava un fiore: sublime) e infine il dessert: una cremina di frutta con ricotta di bufala passata in scaglie di cocco con un Pinot nero strepitoso.

Caffè Haiti con mignon deliziosi.
Il pane, i taralli e i grissini buoni ma poco presenti: forse per evitare di mangiarne troppo?

Nel complesso ottimi piatti forse le porzioni troppo minimali.
La prossima volta menu alla carte.