Piuttosto caro

A Milano si mangia del buon pesce, quindi la concorrenza è agguerrita e questo ristorante non l'ha superata. Siamo in via Vottoria Colonna, zona De Angeli. Parcheggi scarsissimi anche per i più disinvolti, io per fortuna sono a piedi. L'ambiente è normale, nè trattoria nè ristorante in punta di forchetta, ma estremamente rumoroso, devo avvicinarmi a chi mi sta di fianco per sentire cosa dice.
Il tavolo ci aspetta già fornito di abbondante carta da musica (il ristorante, se non si evince già dal nome, è sardo), l'ambiente è purtroppo saturo di odore di cucina di pesce. Il cameriere, svelto e cordiale, ci porta subito da bere acqua gassata e liscia.

Ordiniamo un antipasto suggerito dal cameriere, ovvero un carpaccio di tonno in un letto di fichi. Gradevole, ma porzioni da nouvelle cuisine che male incontra i miei gusti. Proseguiamo con un primo tradizionale, spaghetti ai frutti di mare, questa volta di proporzioni normali ma piuttosto banali. Una bottiglia di Vermentino, senza esagerare, e a termine pasto arriva uno bottiglia di mirto, una forma di pecorino da mangiare col cucchiaio e dei dolcetti di mandorle e marzapane.
Abbiamo speso 50 euro a testa.