Prezzo per persona bevande incluse: 61 €
Recensione
Locale molto accogliente e piacevole nella sua semplicità che evoca perfettamente l'incantevole isola del Mediterraneo, così come attento e preciso è il servizio offerto cordialmente, in modo quasi informale, con camerieri rigorosamente dall'accento sardo e da un caratterisitico vestito.
La cena ha inizio con una degustazione di antipasti caldi che ci viene caldamente proposta e consiste in diverse portate che vanno dai moscardini con la polenta (perfetta unione tra terra e mare, tra nord e sud), capesante e cozze gratinate (con una doratura da dieci e lode), alici marinate, polpo e rucola (morbidissimo al palato), marinata di cozze, tutto davvero buono, e guadagna un bell'otto, salmone a parte (simile a quello confezionato che vendono al supermercato).
In tavola sono presenti due tipi di pane: l'uno posto all'interno di un sacchetto di carta originale (forse dalla consistenza un pochino gommosa), l'altro pane tipicamente sardo, il Carasau, dalle sottili sfoglie poste su un piatto e insaporito da un delicato olio extravergine d'oliva.
Intuizione e scelta azzecatissima del vino per cui si opta per un Collio Sauvignon di Villa Russiz, 14 di gradazione alcolica, fresco che si rivela un accompagnamento eccezionale ai piatti scelti.
Per i primi piatti si sceglie un risottino al nero di seppia, gentilmente concesso nonostante fosse previsto per minimo due persone, ed un piatto di pennette di grando duro con pomodorini freschi, pere, vongole e gamberi; ottimi, soprattutto il risotto.
Di secondo ci si accontenta di un fritto misto in due, certamente all'altezza.
Per dessert una porzione di classico tiramisù, fatto come si deve. Come digestivo ci vengono offerti un ottimo mirto sardo accompagnato da sfiziosi dolcetti tipici con mandorle, uvette o cioccolato.
Conto totale per due persone, considerando un solo secondo ed un solo dessert, una degustazione di antipasti squsita ed un vino eccellente, di 123 euro; buona qualità/prezzo, quindi.
Unico neo in zona Marghera/Ravizza a Milano il parcheggio è un terno al lotto; per questa volta la scelta del marciapiede non ha fatto lievitare il conto della cena.
Attenzione a non confondere via Vittoria Colonna con via Marcantonio Colonna.
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